Giornata dell'Autismo, protesta dei genitori «L'Asl ci ha abbandonati»

Giornata dell'Autismo, protesta dei genitori «L'Asl ci ha abbandonati»
Domenica 3 Aprile 2022, 11:25
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Riflettori ancora accessi sull'eterna incompiuta del centro di Valle nella ricorrenza della consapevolezza per l'Autismo. Ma anche sulle carenze delle prestazioni sanitarie offerte dall'Asl. Una giornata di ordinaria passione per le famiglie e di forte protesta. Il nuovo botta e risposta tra le associazioni e il sindaco, Gianluca Festa, ripropone la dolorosa vicenda dell'apertura di quello che era stato immaginato come un faro nel Mezzogiorno. Contro l'Asl, invece, si scagliano gli attivisti di «InaAu». Le associazioni «Tribunale dei diritti del cittadino» e «Ufficio Garante Diverse Abilità» chiedono «le dimissioni del primo cittadino e della sua giunta». Festa replica rilanciando l'impegno ad accuse che giudica «quantomeno ingenerose». Nonostante il maltempo, Michelangelo Varrecchia e Gennaro D'Anna, si sono recati a Contrada Serroni insieme ad una delegazione di genitori. Per l'ennesima, forte denuncia: «E' meglio che il sindaco si dimetta. tuona Varrecchia Nella giornata della consapevolezza sull'Autismo, diciamo che questa è un'amministrazione inconsapevole». Varrecchia ritiene che, per come si sviluppa la narrazione di Festa, «il sindaco non sia bene informato».


Prima di tutto per il continuo allungarsi dei tempi dell'apertura del centro, che già nell'estate del 2019 era stata data per imminente, visto che era stato dichiarato finito. «Sono passati tre anni riprende Varrecchia e sono in corso nuovi lavori che dovrebbero finire, secondo l'ultimo annuncio, per l'estate. Ma gli impegni sui tempi, puntualmente disattesi incalza sono contenuti per iscritto anche nelle delibere della giunta Festa». L'amministrazione ha appaltato nuovi lavori per coibentare le facciate, per gli spazi verdi, per i marciapiede esterni. Per le famiglie, è un modo per buttare eternamente la palla in avanti. Ma c'è anche il problema dei suoli. Secondo Varrecchia non è mai stato risolto: «L'avvocato Sandulli, referente del proprietario dei terreni, Pasquale Pescatore, rifiutò l'indennizzo che il commissario Priolo aveva previsto.

E oggi quello che non si sa è che attualmente solo il diritto di superficie è del Comune, mentre la proprietà è ancora di Pescatore. afferma - Festa Governa da 3 anni, non può non saperlo». Un attacco che Festa respinge con forza: «Comprendo le preoccupazioni, ma su un punto intendo essere estremamente chiaro: la nostra è l'amministrazione che completerà e renderà funzionante il Centro per l'Autismo.

Sono anni che mi interesso, sia in termini personali che in qualità di amministratore di Avellino, della struttura di Valle rivendica - e conosco perfettamente i problemi che hanno prodotto ritardi e disagi, ma ormai siamo a pochi metri dalla meta». Poi un'affermazione importante: «Il tema della proprietà dei suoli che abbiamo ereditato non inciderà sull'apertura della struttura». Il sindaco promette che «presto, le persone che soffrono del disturbo dell'autismo e le loro famiglie avranno la possibilità di usufruire di un centro moderno e all'avanguardia, in grado di fornire l'assistenza che meritano». «Ce la stiamo mettendo tutta rilancia - e il lavoro che stiamo svolgendo è sotto gli occhi di ogni cittadino che ha voglia di guardare. Scagliarsi oggi proprio contro questa amministrazione, pur comprendendo le frustrazioni e le delusioni accumulate negli anni chiosa - mi sembra quanto meno ingeneroso». Intanto, a via degli Imbimbo, i genitori, a suon di cartelli e striscioni, puntavano l'indice contro l'Asl. Carlo Pecora, numero uno di «Inau» denuncia il dramma dei ragazzi più grandi: «Assistenza scarsa, formazione carente, over 13 abbandonati a se stessi. Mio figlio non viene chiamato dall'Asl da 5 anni. Ma dopo il lockdown - lamenta - le condizioni dei ragazzi si sono aggravate. Subito la ripresa del tavolo tecnico - tuona - per programmare le prestazioni anche per gli over 18. Basta fare i conti solo coi i budget. O i nostri ragazzi continueranno a regredire».
f. c.

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