«Gli uffici del Giudice di Pace di Avellino dovrebbero trovare posto nella sede dell'ex ospedale di Viale Italia».
Vincenzo Ciampi avrebbe fatto così fosse stato ancora sullo scranno più alto di Palazzo di città. Motiva: «È inutile pensare a nuove edificazioni, come potrebbe essere la cittadella giudiziaria che qualcuno pensa di realizzare in prossimità della nuova Autostazione. Meglio la sede dell'ex ospedale: siamo in pieno centro, a due passi dal terminal dei bus e con un ampio parcheggio a disposizione. Qui troverebbero spazio sia il Tribunale sia il Giudice di Pace di Avellino». Tuttavia, l'immobile è già in parte destinato all'ospedale di comunità (che l'Asl di Avellino realizzerà nei locali tra via Marconi e via Colombo) e la Regione (proprietaria della struttura) prevede, con uno stanziamento di circa 20 milioni, di riqualificare pure il corpo centrale (con ingresso da Viale Italia) per trasferirvi gli ambulatori della stessa Asl (adesso in via Degli Imbimbo, via Circumvallazione e via Zigarelli).
Ciampi allora propone: «Troviamo un compromesso: va bene l'ospedale di comunità, ma per il resto l'Asl potrebbe accontentarsi dell'ex ospedale Maffucci di Contrada Pennini che, sempre tramite la Regione, ha ottenuto in comodato d'uso gratuito per 40 anni e dove i lavori di riqualificazione pare siano già partiti.
Un altro ex primo cittadino, Paolo Foti, rivendica il trasferimento delle sede comunale a Palazzo de Peruta: «È un mio rimpianto: avevo anche io questo obiettivo ma mi scontrai con la magistratura e ho dovuto accantonarlo. Se l'amministrazione comunale dovesse riuscire a trovare una sistemazione adeguata per il Giudice di Pace, il trasferimento del Comune a Palazzo De Peruta sarebbe la scelta migliore». Appunto, il Giudice di Pace. Foti la mette così: «Credo che il sindaco abbia intenzione di spostarlo in un'ala dell'ex sede del Moscati. Per quanto riguarda la realizzazione ex novo di una cittadella giudiziaria, dobbiamo innanzitutto considerare che non si edifica dalla mattina alla sera. Tuttavia, l'ex Moscati potrebbe essere una soluzione ponte in vista della costruzione di una cittadella giudiziaria che, perché no, potrebbe sorgere nell'area Ni01. In questo modo, finalmente, l'amministrazione della giustizia potrebbe avere a disposizione una sede all'altezza delle sue funzioni». Infine, Foti non esita a definire «ottima e lodevole» l'iniziativa, che è «una grande l'opportunità», del polo universitario: «È chiaro che per concretizzarla il sindaco Festa doveva mettere a disposizione una struttura e in modo molto intelligente ha pensato di liberarsi di questa struttura obsoleta che è la casa comunale realizzata nel post terremoto con tanta fretta e anche male».
Antonio Gengaro, controcorrente, dice che «Caserma Litto non è male per il Giudice di Pace ma bisogna valutare la volontà della Provincia che ne è proprietaria. In alternativa, visto che il Comune vuole lasciare Piazza del Popolo, il Giudice di Pace potrebbe andare nell'attuale ufficio anagrafe». E guardando al futuro, anche l'ex vicesindaco e presidente del consiglio comunale immagina la cittadella giudiziaria nell'ex Moscati: «Ma demolendone una parte ed edificando ex novo. Questa, ritengo, sia la soluzione migliore per rimettere le funzioni al centro della città e in questo modo farla rivivere».