Grottaminarda, maxi furto di rame
al Consorzio di bonifica

Grottaminarda, maxi furto di rame al Consorzio di bonifica
di Nicola Diluiso
Lunedì 30 Agosto 2021, 09:36 - Ultimo agg. 20:45
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Maxi furto di cavi elettrici al Consorzio di Bonifica dell'Ufita. È caccia ai ladri. In due ondate è stato messo in ginocchio l'impianto di Valle Ufita. 

Si tratta del più grande furto avvenuto ai danni del Consorzio, probabilmente il primo di questa tipologia.

I malviventi si sono introdotti all'interno delle strutture dell'ente consortile asportando tutti i cavi in rame indispensabili per le condutture elettriche che alimentavano gli impianti di irrigazione e di approvvigionamento idrico.

Gli episodi succedutisi in due notti si sono verificati in località Bufeta nel territorio di Flumeri, a poche decine di metri dallo stabilimento ex Irisbus.

Sono stati presi di mira circa cinque postazioni del Consorzio, tra pozzi e centraline.

I ladri evidentemente, in virtù anche della zona in cui si trovano gli impianti (ben lontana dai centri abitati di Flumeri. Grottaminarda e Frigento), hanno agito indisturbati asportando tutti i cavi contenenti rame. Probabilmente un furto su commissione. Certamente un danno consistente per l'ente con sede a Grottaminarda. Ad accorgersi dell'accaduto sono stati gli stessi dipendenti del Consorzio. Tutto era stato divelto.

Gli operai recatisi sul posto per riattivare le postazioni (la sera precedente erano state serrate vista la capienza idrica raggiunta), hanno notato forzature sulle centraline e manomissioni sui pozzi.

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Un colpo da professionisti, tenuto conto che il furto è avvenuto nel mentre l'energia elettrica era in erogazione. Il furto oltre ad aver arrecato danni ingenti all'ente ha determinato anche disagi a tutti gli agricoltori ed all'imprese agricole della zona che utilizzano la rete irrigua installata dal Consorzio per l'approvvigionamento di acqua. Sull'episodio indagano i carabinieri della stazione di Flumeri presso cui è stata sporta denuncia.

Il grosso della distribuzione irrigua è stata messa in ginocchio. Fortunatamente, però, la struttura di impianti realizzati negli anni dal Consorzio di Bonifica dell'Ufita consente in un certo qual modo di tamponare il disservizio. Allegata alla denuncia contro ignoti presentata ai carabinieri un dettagliato verbale dei tecnici comprovante la quantità di rame sottratto, nonché i danni arrecati sia ai pozzi che alle centraline, compresi quelli di intrusione alle strutture. Le indagini dei carabinieri sono serrate. Gli inquirenti potrebbero avvalersi anche del sistema di videosorveglianza installato nell'area Asi di Valle Ufita, lungo le vie di accesso, ma anche delle telecamere fatte installare dal Comune di Flumeri.

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