Allarme umido, Festa avverte
IrpiniAmbiente: «Niente disservizi»

Allarme umido, Festa avverte IrpiniAmbiente: «Niente disservizi»
di Flavio Coppola
Sabato 24 Agosto 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
Gianluca Festa avverte IrpiniAmbiente: il Comune non accetterà disservizi sulla raccolta dell'umido.

Il messaggio eloquente del sindaco di Avellino si riferisce, ovviamente, alla possibilità concreta di una crisi dell'organico, già attuale in 13 paesi della provincia, per effetto della consistente riduzione di frazione organica accolta dagli impianti del Nord. Se l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Negrone, ha già paventato il rischio che nel medio periodo anche la città possa ritrovarsi con disfunzioni sulla raccolta e addirittura con i primi sacchetti in strada, Festa la mette così: «È evidente che un Comune come il nostro, che, di fatto, rappresenta dal punto di vista del pagamento mensile il socio di maggioranza relativa, se non assoluta, di Irpiniambiente, non dico che debba essere privilegiato, ma certamente non penalizzato. Su un bilancio di 50 milioni all'anno della società provinciale dei rifiuti Avellino ne paga 14. Tra l'altro, grazie ai pagamenti puntuali di Avellino, Irpiniambiente riesce a garantire i servizi agli altri comuni».
 
Per queste ragioni, Festa blinda l'attuale calendario della raccolta (con due giorni a settimana per l'organico) e lascia intendere che non accetterà disfunzioni: «Per queste ragioni - osserva - siamo convinti che, rispetto alle ipotesi di ridimensionamento o rallentamento del servizio, tutto ciò non potrà accadere. Perché altrimenti il Comune non starà di certo fermo a guardare». Piazza del Popolo, insomma, prova a cautelarsi, mentre si cercano impianti alternativi che possano assicurare gli smaltimenti, anche se Padova dovesse restare off limits ancora per molto.

Intanto, sul versante interno, il sindaco è chiamato ora a concretizzare la sfida del predissesto appena deliberato in aula. Nei prossimi giorni, il piano di riequilibrio sarà inviato alla Corte dei Conti e al Ministero dell'Interno. Le due istituzioni dovranno decidere se avallare o meno la strategia. Salvo colpi di scena, la città dovrà affrontare 10 anni di sacrifici. Sul punto, il capogruppo dell'opposizione, Luca Cipriano, ha chiesto a Festa di aprire una nuova stagione di confronto. Ma il sindaco si dice già al lavoro: «Abbiamo avviato un'attività attività amministrativa tesa alla normalizzazione della città. E' già aumentato il decoro, c'è molta più attenzione al verde e alla manutenzione, e stiamo riorganizzando anche la macchina comunale». Il pre-dissesto assicura sarà realizzato con una battaglia senza quartiere agli evasori: «Come annunciato dall'assessore al Bilancio, Vincenzo Cuzzola, abbiamo l'esigenza immediata di cominciare a riscuotere i tributi. Finora hanno rappresentato il tallone d'Achille delle vecchie amministrazioni. Ma noi non potremo più consentire ai furbetti di farla franca». L'impegno è questo. I deboli e i virtuosi, invece, saranno tutelati. Non è un mistero, anzi è già stato scritto in un'apposita delibera di giunta, che il servizi tributi presto verrà esternalizzato attraverso un bando. Il primo cittadino rilancia la necessità di questa azione: «Non può la maggioranza della comunità continuare a pagare i servizi per quella parte che non vuole farlo. Noi saremo attenti alle fasce svantaggiate, ma, rispetto ai furbetti, avremo tolleranza zero».

Da Piazza del Popolo a via Tagliamento, il passo è breve. Con le elezioni regionali alle porte, gli scenari nazionali in bilico e le contrapposizioni sempre accese tra le diverse anime locali dem, sarebbe facile mescolare le questioni. A chi gli chiede lumi sul partito, quindi, il primo cittadino risponde: «Dobbiamo concentrarci sull'attività amministrativa. Non è mia intenzione mischiare i problemi del Pd con l'azione di rilancio della città. La gente ci ha dato fiducia rispetto agli obiettivi illustrati, ed io intendo lasciare fuori le vicende partitiche dall'aula consiliare».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA