Ucraina, il primo autobus
di profughi arriva oggi in Irpinia

Ucraina, il primo autobus di profughi arriva oggi in Irpinia
di Gianni Colucci
Martedì 1 Marzo 2022, 07:07 - Ultimo agg. 3 Marzo, 19:15
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Saranno in Irpinia tra poche ore una decina di ucraini. Un paio di famiglie, anche con bambini piccoli, in arrivo dalle zone dell'Ucraina al confine con la Polonia. Oggi pomeriggio ad Avellino dopo le fermate e a Caserta e Napoli dei bus in arrivo dalla frontiera, anche la provincia di Avellino ospiterà i primi profughi ucraini. Una distribuzione in città e in provincia, meno complessa rispetto a profughi di altre etnie, dato che si potrà contare sulla solidarietà delle famiglie ucraine già in Irpinia da tempo.

Si tratterà di sistemazioni già definite presso nuclei che da tempo si sono stabiliti in provincia di Avellino. Ma il flusso è destinato a crescere. Ma man mano che il corridoio umanitario andrà avanti saranno sistemati i prossimi arrivi presso strutture che la prefettura sta già individuando. Spiega il prefetto Paola Spena: «Abbiamo in atto una prima ricognizione di disponibilità, sia immediate che in prospettiva. Ovviamente nell'ottica di rendere concreta la solidarietà verso il popolo ucraino attraverso l'accoglienza. L'obbiettivo è mettere a disposizione di queste persone alloggi sicuri basandoci sull'esperienza dell'accoglienza dei profughi che negli anni abbiamo organizzato».
Sono le cooperative a mobilitarsi con appartamenti e strutture di accoglienza collettiva, i sindaci stanno individuando appartamenti adeguati, il lavoro passa attraverso una prima selezione degli arrivi da parte del ministero dell'Interno.

Sulla falsariga di quanto è avvenuto con profughi di altre nazionalità, è la rete del volontariato e della Caritas che si sta mobilitando.

Sono anche i sindaci a dare il massimo sostegno, individuando quali possono essere i centri di accoglienza già disponibili. In che maniera si sta mettendo in moto la macchina organizzativa? Due i piani di lavoro, il primo quello istituzionale con il filo diretto del ministero dell'Interno con le prefetture. In Europa si stanno muovendo 500 mila ucraini in uscita dall'area di Leopoli, la principale città ucraina che si trova più vicina al confine polacco.

Un'imponente movimento di persone che potrebbe assumere i contorni di una grande emergenza umanitaria.
Intanto attraverso Polonia e Romania i primi arrivi già da ieri in Italia, attraverso mezzi organizzati da volontari al valico di Fernetti tra l'Italia e la Slovenia. Spiega il prefetto: «Diverse amministrazioni locali hanno già assicurato il loro impegno. Diverse realtà, dall'Alta Irpinia al capoluogo, hanno messo a disposizione strutture, ma registro ampia volontà e solidarietà, tra comuni e Caritas riusciamo a mettere a disposizione alloggi e spazi di aiuto».
Un corridoio preferenziale consentirà se possibile il ricongiungimento dei parenti, e sopratutto la tutela dei minori, degli anziani e degli ammalati.

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Quindi da fine settimana la provincia potrebbe essere interessata da un massiccio arrivo di profughi ucraini, oltre a quelli che sono stati contattati dalle famiglie già residenti, anche quelli indirizzati dal ministero dell'Interno nell'operazione di distribuzione dei profughi sull'intero territorio nazionale. Avellino potrà accogliere qualche centinaio di persone nell'immediato, ma non è chiaro quale sarà la distribuzione degli arrivi, anche in relazione all'intensità che assumerà il conflitto, al momento non ancora prevedibile.

Ma quelle di mercoledì e di sabato saranno anche giornate importanti per la comunità ucraina mobilitata da almeno una settimana per far fronte alle richieste di aiuto che arrivano da parenti e amici in Ucraina, spiega padre Roman, il sacerdote che segue la comunità ucraina in Irpinia: «Abbiamo attivato un sistema di trasporti che tenta di arrivare fino a Kiev, in ogni caso ci appoggiamo presso le diocesi che conosciamo e che dunque sono in grado di portare assistenza a chi soffre davvero nelle piccole e grandi città sotto i bombardamenti. Medicine, bende, antibiotici e alimenti inscatola oltre che coperte, sono i materiali che chiediamo di raccogliere. Un primo carico è già partito. I mezzi che abbiamo già caricato saranno in partenza per mercoledì mentre per sabato contiamo di far partire un secondo mezzo». Padre Roman aspetta per oggi i primi profughi che verranno accolti da famiglie ucraine anche in Irpinia.

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