Montoro, la palazzina in fiamme:
12 famiglie restano fuori casa

Montoro, la palazzina in fiamme: 12 famiglie restano fuori casa
di Pietro Montone
Mercoledì 9 Gennaio 2019, 08:55
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Incendio edificio, nessun rientro a breve delle famiglie sgomberate. Sopralluoghi e prime decisioni, ieri, per i 12 nuclei residenti allontanati dalla palazzina di via Madonna delle Grazie, nel quartiere Quarantotto. I residenti negli alloggi del primo e secondo piano, solo dopo lo svolgimento degli interventi tecnici inerenti la sicurezza ed il ripristino delle utenze, potranno gradualmente tornare in casa. Per gli abitanti degli appartamenti del terzo e del quarto piano l'attesa sarà più lunga perché si dovranno effettuare controlli tecnici sui solai. Tutto questo è emerso a seguito del sopralluogo effettuato dal Genio Civile della Campania, diretto dalla dottoressa Claudia Campobasso, coadiuvata dai tecnici dell'ufficio di Avellino e dagli ingegneri dell'Istituto Autonomo Casa Popolari di Avellino guidati dal direttore Gustaferro.
 
Soddisfatto il sindaco di Montoro, Mario Bianchino, per la «pronta e sollecita sinergia tra gli enti e con la stessa prefettura di Avellino, che ha seguito fin dalle prime battute il caso delle famiglie sgomberate».
Per il momento, dunque, tutte e dodici famiglie dovranno restare ospiti dell'ex convento Vetus, oggi casa per ferie San Leucio, o presso familiari. Alla frazione Borgo, nello specifico, sono state sistemate 20 persone nelle diverse stanze, assicurando loro sia vitto che alloggio. Subito dopo avere domato l'incendio, come riferito ieri da queste colonne, i vigili del fuoco hanno staccato tutte le utenze, luce e gas, dichiarando di fatto l'inagibilità dell'intero condominio. Immediatamente il sindaco Mario Bianchino, accompagnato da diversi amministratori, e dal comandante della caserma dei carabinieri di Torchiati, Alfredo Costantini, si sono attivati per trovare una sistemazione agli sfollati. Attivi anche gli uomini della polizia municipale, agli ordini del comandante Pietro Paradiso, che fin dal primo momento hanno assistito le dodici famiglie.

«In modo progressivo conferma il primo cittadino Mario Bianchino le famiglie potranno rientrare nello stabile. Sarà l'Iacp di Avellino, proprietario dell'immobile, ad effettuare i lavori urgenti grazie all'invio di una impresa in tempi celeri. Per coloro che abitavano nelle immediate vicinanze dell'appartamento andato a fuoco i tempi saranno, necessariamente, più lunghi visto che si dovrà monitorare lo stato complessivo dei luoghi mediante prove di carico e quanto altro necessario. Verifiche tecniche sono già in corso e questo grazie alla pronta collaborazione dell'Iacp e del Genio Civile. A loro, come alla struttura tutta della Prefettura di Avellino, va il nostro ringraziamento. Il lavoro di equipe ci ha consentito in tempi celerissimi di trovare una sistemazione provvisoria alle famiglie e avviare i primi interventi. La macchina dell'emergenza ha funzionato bene e questo va certamente a merito di tutti».

Sicurezza dello stabile ma anche celerità è quanto hanno chiesto le famiglie sgomberate. Sono preoccupate, giustamente, perché temono di dover restare lontano da casa per molto tempo. Gli appartamenti dei piani inferiore, infatti, non hanno riportato danni ingenti. Un tetto è stato assicurato immediatamente, cosa di non poco conto visto il numero delle persone coinvolte, e questo grazie alla solidarietà di tante altre famiglie e alla pronta collaborazione dei concessionari della struttura alberghiera di Borgo che in poco tempo hanno approntato le stanze necessarie ad accogliere venti sfollati.

 
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