Inchiesta aperta sullo schianto sull'A16 Mistero sulla vittima

Acquisite le prime testimonianze

Il bus caduto nella scarpata
Il bus caduto nella scarpata
Lunedì 5 Giugno 2023, 09:54
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Inchiesta aperta dalla procura di Benevento dopo una giornata campale iniziata all'alba di ieri per recuperare i feriti, ricostruire l'incidente, dare assistenza ai superstiti. Centinaia di persone impegnate nell'operazione. La macchina dei soccorsi ha permesso di mettere in salvo le tante persone coinvolte nell'incidente di ieri mattina. La Procura della Repubblica di Benevento ha aperto un'inchiesta per cercare di fare piena luce sull'accaduto. Diversi punti vanno chiariti. Gli agenti della Polstrada hanno effettuato un certosino lavoro di misurazioni e rilievi fotografici sul posto. Il magistrato titolare del fascicolo, Chiara Maria Marcaccio, ha già ascoltato l'autista del pullman Flixbus. Il conducente del mezzo, Giuseppe Soave, 63 anni, assistito dal suo avvocato Guerino Gazzella, ha raccontato la sua versione dell'accaduto. Ha rotto i vetri quando il bus è precipitato, prima aveva provato a schivare le auto ferme sulla carreggiata, senza riuscirci, e il suo mezzo si è ribaltato nella scarpata profonda 10 metri. E' risultato negativo ai test per verificare l'eventuale assunzione di alcol e di sostanze stupefacenti. Ha riferito di essersi prodigato per mettere in salvo i passeggeri, rompendo i vetri dell'abitacolo per consentire alle persone di uscire dal mezzo. Gli accertamenti riguardano il primo incidente che ha visto coinvolte le auto a bordo delle quali c'erano gli extracomunitari, alcuni dei quali sarebbero fuggiti via. Avevano a bordo vestiti e accessori contraffatti. Pare che le loro auto fossero senza copertura assicurativa. Tutti i veicoli coinvolti nella carambola di ieri mattina all'alba sono stati sottoposti a sequestro, per consentire ulteriori accertamenti.

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I mezzi sono stati recuperati per essere trasportati presso il deposito giudiziario. Una sinergia tra Vigili del Fuoco, Polstrada, sanitari del 118 e Società Autostrade per dare aiuto ai feriti e per evitare ulteriori conseguenze in quel tratto dell'A16 Napoli-Canosa. Un numero importante di addetti per fare fronte alle conseguenze del drammatico sinistro. «C'è stato il timore di trovarsi davanti a un altro Acqualonga. Lo abbiamo pensato tutti». Sono le parole del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Mario Bellizzi, che ha coordinato le operazioni di soccorso, in stretto contatto con il prefetto di Avellino Paola Spena. «Quando siamo arrivati, ci siamo trovati difronte a una situazione molto caotica - spiega Bellizzi - Siamo intervenuti subito nella scarpata perché lì c'era il maggior numero di persone ferite coinvolte.

E sempre in quel punto abbiamo rinvenuto la persona deceduta, un immigrato che non era a bordo del bus».

In azione cinque squadre di caschi rossi, due dal distaccamento di Grottaminarda, due dal comando di via Zigarelli e una dal distaccamento di Bisaccia. Sul luogo dell'incidente, avvenuto lungo il tratto dell'autostrada A16 che ricade nel comune di Vallesaccarda, sono intervenuti otto ambulanze e un'eliambulanza, gli agenti della Polizia Stradale, coordinati dal vicequestore Alfredo Petriccione e pattuglie della Sottosezione di Grottaminarda, oltre al personale della Società Autostrade.

 

«C'è stata una forte sinergia tra noi, Polizia stradale, società Autostrade, 118 aggiunge il comandante dei caschi rossi - C'è stato sempre un supporto costante da parte del prefetto». «Siamo intervenuti appena ricevuta la notizia con personale di viabilità e manutenzione per mettere in sicurezza il traffico che sopraggiungeva sottolinea Giuseppe Della Porta, responsabile del 6° Tronco Cassino di Autostrade per l'Italia - Abbiamo provveduto in un primo momento a un'uscita obbligatoria a Candela per il traffico diretto verso Napoli. Intorno alle 6.30 abbiamo aperto il tratto tra Candela e Grottaminarda, attivando uno scambio di carreggiata». Non sono comunque mancati i disagi per la circolazione in entrambe le direzioni. Complessivamente, oltre all'immigrato deceduto, sono 24 le persone rimaste ferite. Due quelle che versano in gravi condizioni. Si tratta del secondo autista, al quale è stata amputata una gamba, e di un immigrato che ha riportato diverse fratture.

 

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