Incidente sull'A16, identificati i due stranieri che viaggiavano in auto

Le indagini sulla carambola mortale, il gruppo tornava da una festa a Bari

Il pullman recuperato
Il pullman recuperato
di Katiuscia Guarino
Venerdì 9 Giugno 2023, 09:16 - Ultimo agg. 12:25
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Sono stati identificati due degli immigrati rimasti coinvolti nell'incidente sull'autostrada A16 nel tratto che ricade nel territorio di Vallesaccarda, avvenuto domenica scorsa, nel corso del quale il bus con a bordo trentotto passeggeri è precipitato nella scarpata.

I due extracomunitari sono fuggiti via, insieme ad altri, subito dopo il sinistro. Si tratta di due senegalesi, di 27 e 28 anni, che risultano regolarmente presenti sul territorio italiano e domiciliati a Napoli. Si sono presentati spontaneamente presso il comando di Grottaminarda della Polizia Stradale, accompagnati dai rappresentanti dall'associazione senegalesi di Napoli che tutela i diritti della loro comunità. I due giovani stranieri, alla presenza del loro avvocato Annalisa Cogliani, hanno fornito elementi importanti per ricostruire il drammatico sinistro che ha portato alla morte di un loro connazionale, Fall Malik, 28enne, domiciliato a Forlì. Un altro compagno, Loum Alassane, si trova in coma presso l'ospedale San Pio di Benevento e lotta tra la vita e la morte.

I due senegalesi rintracciati sono ora indagati per omissione di soccorso. Al momento nei loro confronti non è stato adottato alcun provvedimento restrittivo. Si cercano adesso gli altri immigrati che sono fuggiti dal luogo dell'incidente. Secondo la ricostruzione fornita dai due giovani sarebbero tutti scappati perché spaventati. Viaggiavano, in base a quanto raccontato, come passeggeri a bordo di una Ford Focus guidata da un altro giovane connazionale di cui non conoscono il nome. Quest'ultimo avrebbe dato loro un passaggio dietro pagamento di una somma di denaro. I due giovani extracomunitari sono venditori ambulanti e provenivano da Sant'Erasmo in Colle (Bari). Erano stati in quella zona per una festa patronale insieme a tanti altri connazionali per vendere la loro merce. Quella mattina si sarebbero fermati per prestare soccorso ai passeggeri di un'auto che si era schiantata, una Renault che li precedeva, a bordo della quale vi erano altri immigrati.

Loro avrebbero accostato al lato della carreggiata. Sarebbero scesi dalla vettura per raggiungere gli altri connazionali ed aiutarli. Ma nel frattempo, in pochi minuti, sarebbe sopraggiunto un altro veicolo, una Fiat Bravo con a bordo forse altri immigrati, che avrebbe travolto i due veicoli fermi, la Renault incidentata e la loro Ford Focus. Uno dei due giovani senegalesi avrebbe riportato anche delle lievi ferite che non si sarebbe fatto refertare.

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A questo punto, spaventati, sarebbero fuggiti nelle campagne circostanti. Non solo i due giovani senegalesi, ma anche il conducente della Ford Focus che al momento non è stato ancora identificato. Mentre stavano fuggendo avrebbero sentito un altro impatto. Una Fiat 500, con a bordo due giovani di San Giovanni a Teduccio, che ha impattato con una delle auto già incidentate compiendo un testa coda. Dopo qualche minuto è sopraggiunto il bus che si è scontrato prima contro un veicolo che si trovava sulla carreggiata destra e poi contro un altro che era sulla sinistra. Il mezzo è quindi precipitato giù nella scarpata. Durante la fuga i due giovani senegalesi avrebbero perso di vista il conducente della Ford al quale avrebbero chiesto il passaggio. I due extracomunitari non sono riusciti a fornire elementi per risalire alla sua identità e degli altri immigrati scappati dal luogo del sinistro. Resta, quindi, il mistero degli altri immigrati a bordo delle altre auto incidentate.

Gli investigatori stanno cercando di capire su quale auto viaggiassero l'extracomunitario deceduto e il connazionale in coma. Intanto, i due giovani senegalesi avrebbero raggiunto Napoli con un passaggio a bordo di un altro veicolo, forse dal furgone che sarebbe transitato sul luogo dell'incidente. La Polizia Stradale sta cercando di verificare questa circostanza. Le indagini, dunque, vanno avanti. Pezzo dopo pezzo si sta provando a costruire il puzzle. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Benevento, diretta da Aldo Policastro. Titolare del fascicolo è il sostituto Chiara Maria Marcaccio. Intanto, l'autista del bus Giuseppe Soave ha ripreso il suo lavoro. Al momento risulta indagato per lesioni e omicidio colposo, ma non ha ancora ricevuto l'informazione di garanzia. Il 63enne è assistito dall'avvocato Guerino Gazzella. Si attende la data dell'esame autoptico sul corpo del ragazzo deceduto.
 

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