Sbalzati giù dal viadotto sull'Ofantina, c'è un indagato per omicidio stradale

Sbalzati giù dal viadotto sull'Ofantina, c'è un indagato per omicidio stradale
di Katiuscia Guarino
Martedì 29 Ottobre 2019, 08:58
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C'è un indagato per la tragedia dell'altro ieri sull'Ofantina Bis. Si tratta del conducente di una delle due vetture che sono piombate sulla Ford Fiesta in panne e sulla Fiat Panda e che ha travolto i due amici di Serino scaraventati giù dal viadotto. Ma non si esclude che nelle prossime ore se ne aggiunga un secondo.
La Procura di Avellino procede per omicidio stradale. Alla guida delle auto che sono finite su quelle ferme, un'altra Fiesta e una Fiat Grande Punto, due avellinesi. Entrambi sono stati sottoposti ai test di alcol e droga che sono risultati negativi. I mezzi sono stati sequestrati. Oggi verrà conferito l'incarico al medico legale Fabio Policino per eseguire l'autopsia sul corpo di Carmine Molisse di 52 anni e di Antonio De Feo di 64.



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Il fascicolo è nelle mani del magistrato Teresa Venezia, che dovrebbe affidare all'esperto Alessandro Lima il compito di fornire una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica del drammatico incidente. Lima già domenica è stato sul posto. Ha eseguito rilievi dall'altro con l'ausilio di un drone. Lo stesso Policino ha eseguito un primo esame esterno delle salme. L'impatto con le auto sarebbe stato violento. Poi il volo di oltre trenta metri dal viadotto, nel tratto di Ofantina Bis che collega Volturara Irpina con Montemarano. Per loro non c'è stato nulla da fare, nonostante il tempestivo intervento di un vigile del fuoco del distaccamento di Lioni, libero dal servizio, che si è calato giù e dopo aver lanciato l'allarme ai colleghi e alle forze dell'ordine. Troppo gravi le ferite riportate da Carmine e Antonio. I loro corpi sono stati recuperati dai caschi rossi di Avellino e di Montella, con non poche difficoltà.

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I carabinieri della Compagnia di Montella, guidati dal maggiore Rocco De Paola, hanno effettuato un attento sopralluogo. Hanno eseguito rilievi e misurazioni, oltre ad aver raccolto le dichiarazioni dei presenti. Nell'impatto sono rimaste ferite anche altre tre persone. Sono i conducenti delle due vetture che hanno travolto i veicoli fermi e il 35enne di Sarno che guidava la Fiesta rimasta in panne. Per loro la prognosi è di cinque giorni. Sono sotto choc per quanto accaduto. Così come Giandomenico, il figlio di Antonio De Feo, che era in auto con il papà e con Carmine Molisse. Si è salvato per miracolo, mentre andava a posizionare qualche metro più giù il triangolo per segnalare la loro presenza. Antonio, Carmine e Giandomenico, usciti insieme per raggiungere l'Alta Irpinia, si erano fermati per prestare aiuto al 35enne rimasto bloccato con l'auto. Neanche il tempo di capire la situazione ed è avvenuto l'imponderabile. Le due vittime sono state travolte e spinte giù dal viadotto.


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A Serino la notizia è arrivata in poco tempo. La comunità è attonita. Anche perché Carmine e Antonio erano conosciutissimi. «Gente brava e generosa», ribadisce il sindaco Vito Pelosi. «Il fatto stesso fa notare che si fossero fermati per prestare soccorso a una persona che non conoscevano dimostra il loro grande cuore. Non sarà facile per il nostro paese riprendersi da questo dramma». L'amministrazione, nel giorno in cui saranno celebrati i funerali, disporrà il lutto cittadino. Ora tutti vogliono conoscere la verità su quando accaduto. Le famiglie delle due vittime si sono affidate all'avvocato Romeo Barile per seguire l'evoluzione delle indagini, condotte dai carabinieri di Montella sotto il coordinamento della Procura.

 

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