Industria Italiana Autobus,
vertice per la cassa integrazione

Industria Italiana Autobus, vertice per la cassa integrazione
di Michele De Leo
Martedì 5 Febbraio 2019, 15:00
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Un appuntamento per provare a sbloccare la partita degli ammortizzatori sociali. È in programma giovedì 7 febbraio un confronto ministeriale ristretto con la sola presenza dei vertici della Industria Italiana Autobus - per definire le modalità di prolungamento della cassa integrazione straordinaria per i poco meno di 300 dipendenti dello stabilimento di valle Ufita.

Il presidente Antonio Bene lo comunica ai rappresentanti sindacali territoriali, con i quali nelle ultime ore ci sono stati una serie di contatti mirati a comprendere gli step del percorso avviato per provare a sbloccare la vertenza della Industria Italiana Autobus.
 
«Ci attendiamo spiega il segretario della Uilm Gaetano Altieri una convocazione in tempi rapidi presso il Ministero del lavoro per trovare un'intesa sul prolungamento degli ammortizzatori sociali. L'obiettivo è quello di sottoscrivere un accordo per l'intero anno, al fine di assicurare il tempo utile a definire una soluzione definitiva alla vertenza». L'appuntamento di giovedì sarà, dunque, solo il prologo del necessario vertice allargato alle parti sociali. La mancata intesa sugli ammortizzatori sociali potrebbe pesare non poco sul prosieguo del percorso per il rilancio del polo unico nazionale di produzione degli autobus. Non solo, infatti, i lavoratori, al momento, sono senza alcuna copertura economica, ma il mancato prolungamento della cassa integrazione li obbligherebbe al rientro in una fabbrica che non è attrezzata per la ripresa dell'attività produttiva di tutti i dipendenti. Una parte degli operai di valle Ufita potrebbe, però, tornare in azienda nel corso delle prossime settimane. Il presidente Bene ha annunciato ai sindacati la volontà di dirottare in Irpinia la produzione della commessa per la città di Genova. Una prospettiva che, almeno in questa fase, pare di difficile realizzazione, considerando che il percorso di ristrutturazione e reindustrializzazione dello stabilimento di valle Ufita è fermo al punto di partenza.

Per questo, i rappresentanti nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali hanno ripreso la sollecitazione nei confronti del Governo, al fine di ottenere la convocazione del tavolo ministeriale sulla vertenza. Le parti sociali ed i lavoratori di Bologna e valle Ufita attendono la convocazione del vertice presso il Dicastero di via Molise, per avere le auspicate risposte sul percorso avviato dal Governo. Nonostante i toni trionfalistici dei rappresentanti irpini del Movimento cinque stelle, restano ancora numerosi i dubbi legati al decollo del polo unico nazionale di produzione degli autobus ed al rilancio delle fabbriche della Industria Italiana Autobus. Dopo il recente aumento di capitale che, quanto meno, ha contribuito a fare chiarezza sull'assetto societario sindacati e operai chiedono risposte sul socio privato che dovrebbe gestire la società e, soprattutto, sui tempi entro i quali verrà individuato.

Inoltre, chiedono se la presenza di Invitalia nel capitale sociale della Industria Italiana Autobus sia definitiva oppure, come annunciato, limitata alla sola fase necessaria per il rilancio produttivo ed occupazionale. I rappresentanti delle organizzazioni di categoria e dei lavoratori perdono un riferimento ministeriale che è stato importante per la vertenza di Bologna e valle Ufita.

Giampietro Castano, per 11 anni alla guida dell'unità gestione vertenze delle imprese in crisi del Ministero dello sviluppo economico, non è stato riconfermato nel suo incarico da parte del Ministro Luigi Di Maio. I lavoratori auspicano che la decisione non pesi sul percorso avviato per la risoluzione della vertenza della Industria Italiana Autobus, una delle oltre 130 questioni industriali aperte presso il Dicastero di via Molise.
 
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