Camera di commercio Irpinia-Sannio,
indaga la Procura: il nodo dei dati associativi

Camera di commercio Irpinia-Sannio, indaga la Procura: il nodo dei dati associativi
di Gianluca Galasso
Mercoledì 12 Maggio 2021, 08:47
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La nuova Camera di Commercio Irpinia-Sannio stenta a decollare. Eppure il traguardo è a un passo. Ma c'è un altro ostacolo. Si tratta di un'inchiesta della Procura di Napoli.
A rivelarlo è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi. «In seguito alla mia interrogazione sulle procedure relative alla costituzione della Camera di Commercio Irpinia-Sannio apprendo dalla risposta della Direzione generale sviluppo economico della Regione che è in atto un'inchiesta della Procura di Napoli - fa sapere Ciampi - La Direzione generale competente con nota del 29 marzo, a molti mesi dall'avvio delle procedure di accorpamento degli enti e dell'esame dei dati forniti dalle associazioni, ha segnalato quanto accaduto alla Procura della Repubblica di Napoli. Ma la stessa direzione conferma che in relazione alla medesima procedura, già risulta aperto un fascicolo d'indagine presso la Procura di Napoli. In sostanza, soltanto dopo la mia interrogazione del 19 aprile 2021, inoltre, la Regione ha chiesto riscontro il 22 all'Inps e il 27 aprile a Confcommercio nazionale circa i dati presentati dalle associazioni».

I problemi, dunque, sono legati alle dichiarazioni delle associazioni. I numeri relativi alla rappresentanza delle singole realtà in alcuni casi non sarebbero reali. E questo già aveva creato dubbi nei mesi scorsi. Non solo. Lo stesso governatore Vincenzo De Luca fu costretto nel 2019 a ritirare un primo decreto con il quale assegnava i 33 seggi ad associazioni e raggruppamenti.

Determinati dati portarono al ritiro del provvedimento. Ne conseguì una nuova fase istruttoria per le opportune verifiche. Poi in Regione hanno atteso le decisioni di Tar e Consulta prima di riprendere il cammino. Che ora rischia di fermarsi nuovamente e non si sa per quanto. «Nella risposta della Direzione della Regione - riprende Ciampi - si apprende del complesso iter procedurale, durato anni, che ha portato alla costituzione della platea degli aventi diritto al voto. Una ricostruzione che ammette che vi sia stata la presentazione di dati contrastanti con quanto dichiarato e imprecisioni, discordanze che hanno portato finalmente la direzione ad ammettere che tale situazione risulta senz'altro incidente su quel quadro di rappresentatività delle associazioni e dei relativi apparentamenti'. Mi chiedo dunque davvero cosa sia accaduto in questi mesi, come mai sono servite le mie sollecitazioni per andare in Procura, all'Inps e alla Confcommercio a chiedere conto. Mi compiaccio per la sospensione delle procedure e resto in attesa che si dia risposta al comparto imprenditoriale di due province, lasciato ancora senza un organo così decisivo come una Camera di Commercio. Riportare allo status quo ante la situazione, cioè al commissariamento dei due enti, è una sconfitta della Regione e del buon senso».

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A contestare le procedure era stata lo scorso anno anche Confcommercio Benevento che aveva presentato denuncia al Difensore Civico della Regione e alle Procure di Napoli, Benevento e Avellino. Il neo-commissario della Camera di Commercio avellinese, Gaetano Mosella, rispetto all'inchiesta non si sbilancia. Da poco si è insediato (la nomina a fine aprile) e ha avuto modo solo di incontrare il segretario generale Luca Perozzi. In ogni caso, la vicenda non ostacolerà il suo lavoro. «Andrò avanti attenendomi al provvedimento ministeriale di nomina assicura Mosella Intendo assolvere il mandato nel più breve tempo possibile». E ciò, evidenzia ancora Mosella, anche al netto della vicenda giudiziaria, «ovviamente se non dovessero arrivare provvedimenti diversi».

Sollecita invece interventi da parte del governatore De Luca per sbloccare l'impasse che si è venuta a determinare, il presidente provinciale di Confesercenti e candidato per la presidenza del nuovo ente camerale (gli altri due sono Oreste La Stella e Piero Mastroberardino), Giuseppe Marinelli: «Le province di Avellino e Benevento non possono attendere i tempi della burocrazia e della politica. C'è bisogno di interventi urgenti, per fronteggiare la crisi e costruire nuove opportunità per le imprese».
 

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