L'asilo degli orrori a Solofra,
le maestre: «Estrenee alle accuse»

L'asilo degli orrori a Solofra, le maestre: «Estrenee alle accuse»
di Gianni Colucci
Sabato 8 Giugno 2019, 08:39 - Ultimo agg. 11:41
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Agitate, preoccupate, comunque offese dall'idea che possano essere state associate ad episodi tanto turpi. Così gli avvocati di Maria Rosaria Guerra e Vincenza Palazzo descrivono lo stato d'animo elle loro assistite.

«Voglio verificare meglio le carte, poi chiederò che la mia assistita venga ascoltata», dice la legale di Guerra, Carmen Maria Piscitelli.

«Si tratta della posizione meno grave, abbiamo chiesto un differimento e la data dell'interrogatorio non è ancora definita».

La donna al momento è stata sospesa dall'incarico pubblico.
 
​Vincenza Palazzo, l'altra maestra finita ai domiciliari invece ha negato ogni addebito davanti al gip del tribunale di Nocera Inferiore dove per rogatoria è stata interrogata, assisti dal suo legale Giuseppe Fedele.

«Non ho mai avuto in 19 anni di attività un problema con un bambino o con un genitore - ha detto la donna al magistrato - Sono da un anno in quella scuola e i rapporti con tutti sono stati sempre improntati alla massima correttezza. Posso dire con certezza che gli alunni mi vogliono molto bene. Credo che anzi non abbia mai avuto un rapporto così positivo con la scolaresca».

Spiega l'avvocato: «Una vicenda di questo genere che ha coinvolto pesantemente alunni, insegnanti e genitori richiede molta cautela. Chiariremo tutte le situazioni che riteniamo rilevanti e lo faremo quanto prima».

La donna rimane ai domiciliari, come disposto dal magistrato avellinese che nelle prossime ore riceverà dal collega di Nocera Inferiore il contenuto delle sue dichiarazioni. A quel punto deciderà sulla richiesta di revoca della misura di custodia ai domiciliari che è stata già avanzata dal legale della donna.

Gli episodi li vedremo rimane ai domiciliari l'avvocato ha chiesto la revoca della misura.

«Questa esperienza di Solofra era stata per me molto importante, mai avrei pensato che si potesse giungere ad un'inchiesta sulla mia attività lavorativa», ha detto al Palazzo.

La quale tuttavia non conferma di aver in qualche maniera fatto pressione sui bambini. In effetti il magistrato del tribunale di Avellino riporta quanto le madri, che erano state ascoltate dai carabinieri, avevano dichiarato. In particolare diventa centrale la circostanza che due docenti avessero avvicinato sia la madre di un loro alunno che un alunno stesso, quindi un bimbo di cinque-sei anni, per sincerarsi della voce insistente che girava attorno a quanto avveniva nell'asilo: nella scuola qualcuno davvero picchiava i bambini?

Infatti proprio sulla scorta delle testimonianze delle madri, e sul clima di pressione che si stava sviluppando nei confronti dei bambini, c'è stata la brusca accelerata della procura sul versante della raccolta di elementi utili all'inchiesta. A Febbraio venne disposta l'attività di intercettazione audio video, quindi le riprese furono eseguite e proseguirono fino a maggio, e da marzo le telecamere nascoste vennero piazzate anche in altri ambienti della scuola.

Ma dall'esame delle immagini è stata ricostruita una progressione di atteggiamenti che hanno inchiodato i quattro docenti. In particolare appare grave la posizione del docente di religione Gerardo De Piano, attualmente in carcere per violazione degli arresti domiciliari (aveva ricevuto in casa un sacerdote e addirittura la madre di uno dei bambini). Anche per Vincenza Palazzo la posizione nell'inchiesta è grave. Il magistrato la ritiene parte attiva nelle pressioni sui bimbi, quando sospettò una denuncia.

Infine la maestra Maria Rosaria Guerra è indicata dai bimbi come quella che «dava le botte».

Le immagini registrate dai carabinieri infine (ad esempio lo scorso 7 maggio), mostrano Maria Laura Lieto «colpire con uno schiaffo al fianco un bimbo, perché lo stesso non conosce la poesia della festa della mamma». Tre giorni dopo «colpisce con schiaffi alla testa un bimbo» che avrebbe preso della plastilina dal banco di un compagno suo vicino. Le maestre sono accusate di maltrattamenti, il maestro di molestie.
 
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