A fuoco il portone di uno stabile,
​nel mirino una famiglia romena

A fuoco il portone di uno stabile, nel mirino una famiglia romena
di Katiuscia Guarino
Giovedì 9 Luglio 2020, 08:18
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Raid incendiario a Contrada. Preso di mira un vecchio edificio in via Sant'Agata a Contrada. È stato dato alle fiamme il portone d'ingresso. All'interno dello stabile vive una famiglia di romeni. Tutti adulti i cinque componenti. Nessuno ha riportato conseguenze. L'episodio è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì all'1.40. Non ci sono dubbi sulla natura dolosa. L'ipotesi al vaglio degli investigatori è quella della vendetta tra connazionali. Ma non si escludono altre piste. I vigili del fuoco, intervenuti per spegnere le fiamme, hanno trovato tracce di inneschi. Pare che sia stata utilizzata una tanica di plastica piena di liquido infiammabile. Si indaga a trecentosessanta gradi. Sono state acquisite le immagini della videosorveglianza di un'attività commerciale situata nella zona che potrebbero aver immortalato movimenti sospetti prima del raid.

La famiglia di romeni vive a Contrada da oltre un anno. In precedenza risiedeva a Serino. Non ha mai creato problemi alla comunità, come raccontano i residenti. L'episodio ha destato molta preoccupazione tra gli abitanti della zona. Lo spavento è stato notevole. Una ventina di giorni fa durante la notte furono lanciati sassi contro le finestre di alcune abitazioni del quartiere Ospedale, mandando in frantumi la vetrata di un balcone di una famiglia di anziani. Ora torna la paura tra la cittadinanza. Lo stabile preso di mira è situato di fronte alle palazzine popolari. Sono stati proprio gli abitanti a dare l'allarme. In tanti sono stati svegliati dal fragore del fuoco che divorava il portone di legno dell'edificio. I danni sono stati notevoli. La tempestività di intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Avellino ha evitato che il rogo si propagasse all'interno del palazzo. La famiglia di romeni si è accorta di quanto stava accadendo solo all'arrivo dei caschi rossi. Il fumo nero aveva invaso l'interno del cortile dell'edificio e ha annerito la facciata dell'ingresso. I pompieri hanno spento le fiamme e messo in sicurezza tutta l'area. Al termine delle operazioni i caschi rossi hanno consegnato l'informativa alle forze dell'ordine. Evidenti, dunque, le tracce degli inneschi.

I frame dell'occhio elettronico dell'esercizio commerciale potrebbero fornire elementi utili per risalire all'autore o agli autori del raid. L'area, purtroppo, non è munita di impianti pubblici. Il sindaco Pasquale De Santis è pronto ad incrementare la videosorveglianza anche nelle zone interne del paese per garantire la massima sicurezza ai cittadini. «Questi episodi afferma il primo cittadino mi spingono sempre di più ad implementare la sorveglianza con le telecamere in tutte le aree del paese, non solo sulle vie principali, ma anche nel centro storico e in ogni altra zona. È una nostra priorità».

 

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