Avellino, a luglio il voto
per l'Ordine degli Avvocati

Avellino, a luglio il voto per l'Ordine degli Avvocati
di Gianluca Galasso
Martedì 16 Aprile 2019, 09:17
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A fine mese l'approvazione del bilancio, a metà maggio la scelta per la data delle elezioni per il rinnovo delle cariche. Che con molta probabilità si terranno nella prima decade di luglio.
L'Ordine degli Avvocati di Avellino si trova ad affrontare a stretto giro di tempo due passaggi importanti. Per il 29 e 30 aprile è stata convocata l'assemblea degli iscritti - presso l'aula magna del Tribunale del capoluogo - per la discussione sullo strumento contabile. All'attenzione dell'assise, sia il consuntivo 2018, sia il previsionale 2019. Nella prima quindicina del prossimo mese si riunirà il consiglio forense per stabilire il giorno del voto. Si vuole evitare che finisca nel pieno della contesa per gli eventuali ballottaggi per le Amministrative. Allo stesso tempo, non si vuole arrivare troppo avanti in piena estate. Anche perché la proroga concessa con il decreto del Governo lo scorso gennaio impone di completare le procedure per la fine di luglio.
 
Questo il ragionamento che sta facendo il presidente Fabio Benigni. Che dice: «Credo che la data utile possa essere individuata nei giorni compresi entro la prima metà del mese di luglio. In linea di massima si andrà verso tale periodo. Ma la decisione tocca al consiglio dell'Ordine che sull'argomento si riunirà nel prossimo mese». Le procedure impongono la convocazione dell'assemblea per le elezioni almeno trenta giorni antecedenti la data che sarà stabilita. Il percorso, quindi, dovrebbe partire già per la fine di maggio per rispettare tutte le tappe del programma. Il termine per la presentazione delle candidature verrà fissato più avanti. Le elezioni erano state già decise per lo scorso mese di gennaio. Ma poi il Consiglio dell'Ordine, in linea con quanto hanno fatto tante altre realtà della penisola, ha deliberato nella seduta del 16 gennaio il rinvio, in considerazione del decreto legge dell'11 gennaio che prevedeva questa possibilità, in attesa di una definitiva chiarezza normativa relativamente allo stop alla ricandidatura per chi ha espletato due mandati nelle cariche apicali.

Chiarezza che ancora non c'è. Anzi, s'è creata ulteriore confusione a seguito della scelta di alcuni Ordini di andare avanti senza tenere conto del decreto e delle precedenti sentenze della Corte di Cassazione secondo le quali il divieto riguarda il doppio mandato anche se svolto in epoca anteriore rispetto all'entrata in vigore delle nuove disposizioni. A Napoli il risultato del voto è stato contestato e impugnato perché tra gli eletti risultano professionisti che non avrebbero potuto proporre la propria candidatura avendo già rivestito incarichi nell'ordine. Parimenti è accaduto altrove. A Benevento le urne si sono chiuse lo scorso fine settimana. E non s'esclude che possa profilarsi una situazione simile a quella di Napoli. I ricorsi alla Cassazione sono stati promossi per chiarire definitivamente se la normativa debba effettivamente ritenersi retroattiva. Difficilmente la pronuncia ci sarà nei prossimi mesi.

Un'attesa che non interessa Benigni e altri dirigenti uscenti, che in tempi non sospetti hanno deciso di tirarsi fuori. Fabio Benigni lo ripete: «Ho già avuto modo di chiarire la mia posizione». Su eventuali interventi normativi che, in qualche modo, potrebbero modificare l'attuale quadro normativo il presidente dell'Ordine forense di Avellino non si sbilancia. «È prematura qualsiasi tipo di valutazione in questa fase sottolinea Ribadisco: la mia posizione è stata evidenziata nei mesi scorsi». A gennaio erano sessanta le candidature ufficialmente presentate alla segreteria. Tutte poi rese inefficaci dalla delibera di rinvio del voto.

 
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