La verità di Ylenia sulle ultime ore prima della strage

La verità di Ylenia sulle ultime ore prima della strage
di Gianluca Galasso
Domenica 25 Novembre 2018, 14:28
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Prima della mattina della tragedia Claudio Zaccaria e Ylenia Fabrizio avevano lavorato fino alla tarda serata di mercoledì 14 novembre nel ristorante del capoluogo dove entrambi erano impiegati. Un elemento che può essere utile agli investigatori per stabilire i movimenti dei tre ragazzi nelle ore precedenti alla tragedia avvenuta nell'appartamento di Calata Santa Lucia alle Fornelle nella mattinata di giovedì 15 novembre. Il loro è stato un incontro causale? O era fissato già da tempo?

Un appuntamento, forse, per trascorrere un momento di relax davanti al televisore per guardare un film insieme a casa di Gianmarco Gimmelli. Poi qualcosa è andato storto. Una miccia ha fatto scoppiare la rabbia e l'omicidio del giovane di Mercogliano e il ferimento della diciottenne. Quel movente che stanno cercando di stabilire gli inquirenti. Gimmelli, ritenuto l'autore dell'efferata azione, è in condizioni critiche all'ospedale Moscati di Avellino. Lotta tra la vita e la morte. Le indagini vanno avanti anche in queste ore per cercare di raccogliere il maggior numero di elementi per ricostruire la vicenda. Ma anche per avere un quadro preciso dei rapporti che legavano i tre. Sembra certo, ormai, che Ylenia abbia conosciuto Gianmarco Gimmelli per il tramite del suo fidanzato. E la ragazza, comunque, non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti. Questo è un altro dato ormai accertato.

Nella giornata di domani, la Procura della Repubblica di Avellino (titolari del fascicolo sono i magistrati Paola Galdo e Vincenzo Toscano) dovrebbe affidare l'incarico al dottore Lamberto Pianese per gli accertamenti medico legali sulle ferite riportate da Ylenia, raggiunta da tre fendenti al collo. Le sue condizioni migliorano. Le sono stati rimossi anche i numerosi punti di sutura applicati dai medici del Moscati. Sempre domani, il perito consegnerà alla Procura il dossier con i risultati dell'esame cui è stato sottoposto Gianmarco Gimmelli. Una verifica per stabilire la natura di alcune ferite e quelle che si sarebbe procurato durante la colluttazione con Claudio Zaccaria. I tagli sul volto e sulle mani del ventiquattrenne di Mercogliano (domenica scorsa i funerali nella chiesa di Sant'Angelo a Scala davanti a una folla commossa) testimoniano la strenua difesa per evitare i colpi sferrati da Gimmelli con il coltello. Due quelli rinvenuti e sequestrati all'interno della casa di Calata Santa Lucia alle Fornelle. Uno dei quali di dimensioni più grandi. Sarebbe quello utilizzato per l'omicidio di Claudio e il ferimento di Ylenia.
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