«Landolfi», continua il duello Vignola-Moretti

La battaglia sul pronto soccorso cancellato nell'atto aziendale e sostituito da un presidio meno complesso

L'ospedale con i ponteggi
L'ospedale con i ponteggi
di Antonello Plati
Sabato 3 Dicembre 2022, 08:59 - Ultimo agg. 09:01
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Il tempo stringe, le polemiche incalzano. A meno di un mese dalla riapertura (annunciata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca), continua lo scontro sull'ospedale Landolfi (di competenza dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino). «Per il sindaco di Solofra, Nicola Moretti, il plesso va bene così com'è», dice l'ex fascia tricolore della cittadina conciaria Michele Vignola, che continua la sua battaglia per il ripristino del Pronto soccorso cancellato dal nuovo atto aziendale e sostituito, per il momento solo sulla carta, da un mai ben definito punto di primo soccorso (si sa soltanto che avrà funzioni limitate alla stabilizzazione del paziente).


Concorda, sulla necessità di riattivare il reparto di Emergenza, Vincenzo Ciampi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «Ripristiniamo il Pronto soccorso, la Valle dell'Irno ne ha bisogno e ne ha bisogno anche l'Azienda ospedaliera Moscati, il cui reparto di Emergenza è al collasso.

In questi mesi, è stato dimostrato che non può reggere da solo». Il tempo, come detto, stringe. De Luca ha assicurato, in una visita a Solofra nello scorso settembre (in piena campagna elettorale per le Politiche), che i lavori di riqualificazione saranno ultimati entro la fine dell'anno: «Non voglio essere pessimista, ma il 31 dicembre è dietro l'angolo e non mi sembra affatto che la struttura sia pronta». Quindi sulla possibilità di aggiungere un primo soccorso cardiologico (proposta avanzata dal presidente della Commissione sanità del Comune di Montoro Antonello Cerrato), Ciampi dice: «Sono favorevole in quanto si tratta di una proposta che va nella direzione della maggiore tutela della salute dei cittadina, ma resto convinto che la soluzione migliore sia il ripristino del Pronto soccorso».


Proprio la proposta di Cerrato ha alimentato l'ultimo scontro tra Moretti e Vignola: «Il territorio dice l'ex sindaco - chiede a gran voce di recuperare il Pronto soccorso e un punto per un primo accesso cardiologico va proprio in questa direzione. Moretti, forse, dimentica i tanti casi di infarto che si registrano sul nostro territorio: un primo accesso è fondamentale per garantire un primo salvifico intervento ai cittadini, che poi possono essere trasferiti in sicurezza al Moscati di Avellino».


Per Moretti, invece, «il Landolfi di tutto ha bisogno tranne che di un'unità coronarica. Non perché lo sostenga io, ma perché le circostanze di fatto e il buonsenso dicono chiaramente che, essendocene già una al Moscati, a meno di 10 chilometri, e un'altra presso la clinica Montevergine, a 15 chilometri, non avrebbe senso creare qui un inutile doppione. Chi sostiene argomentazioni in senso contrario, peraltro senza averne titolo, parte da presupposti palesemente incongruenti e del tutto scollegati dalla realtà». Vignola replica: «Restiamo basiti rispetto a queste parole, secondo cui Antonello Cerrato, consigliere delegato alla sanità del Comune di Montoro, medico e direttore sanitario di Cardiomed, avrebbe utilizzato argomentazioni bislacche nel sostenere, con alcune recenti dichiarazioni, la necessità di istituire un primo accesso cardiologico presso l'ospedale Landolfi di Solofra». Secondo Vignola, delle due l'una: «O Moretti parla deliberatamente di ciò che non conosce o, come crediamo, parla sotto dettatura dei suoi riferimenti politici (primo fra tutti, il presidente della Commissione sanità in Regione Campania, Enzo Alaia, ndr), gli stessi che hanno brigato per due anni al solo scopo di far cancellare il decreto 29 che prevedeva il potenziamento dell'ospedale Landolfi e il mantenimento del Pronto soccorso. D'altro canto conclude Vignola - nel corso della recente campagna elettorale a Solofra, proprio l'attuale sindaco, sapendo di mentire, accusava il sottoscritto di aver determinato le condizioni per la chiusura del Landolfi. Oggi, invece, sostiene che il Landolfi va bene così com'è, e che non ha alcuna necessità di ulteriori potenziamenti e di riavere il Pronto soccorso così com'era previsto con il decreto 29».

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