Lezioni fino al venerdì,
Buonopane è favorevole

Lezioni fino al venerdì, Buonopane è favorevole
di Flavio Coppola
Venerdì 5 Agosto 2022, 08:42 - Ultimo agg. 14:50
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Rino Buonopane scrive alla Regione per incardinare nella corretta cornice istituzionale il progetto della settimana corta anche nelle scuole superiori di Avellino e del restante territorio provinciale. Palazzo Caracciolo sostiene e rilancia l'iniziativa che, da settembre, potrebbe portare all'apertura di una fase del tutto nuova nell'organizzazione del mondo della scuola, con le lezioni che si chiuderebbero il venerdì. Il Comune ha già scritto ai dirigenti scolastici delle elementari e delle medie, e vuole concretizzare un cambiamento che porterebbe benefici ambientali in termini di riduzione degli impatti del traffico e un'organizzazione settimanale migliore per operatori scolastici, studenti e famiglie. 

Il capo dell'amministrazione provinciale, Buonopane, è sulla stessa linea e ieri ha testimoniato questa volontà con una nota all'assessore regionale all'Istruzione, Lucia Fortini. «Sono assolutamente favorevole esordisce ma ritengo che, affinché si parta davvero a settembre, occorra rispettare tutti i passaggi e i ruoli.

Allora, ho chiesto all'assessore Fortini un tavolo con il Provveditorato regionale, ovviamente ad horas, in cui emerga la richiesta da formalizzare a tutti i dirigenti delle scuole della Provincia». L'ente che guida Buonopane è competente, infatti, prettamente in tema di edilizia scolastica, e il presidente evidenzia la necessità di evitare «entrate a gamba tesa», in ragione di un approccio interistituzionale. L'amministrazione di Piazza Libertà, però, vuole farsi fortemente promotrice di una riforma epocale, su cui la stragrande maggioranza dei cittadini sembra d'accordo. Al netto dei tempi stretti che restano all'apertura delle scuole: «Se ci sono volontà e condivisione continua - i tempi ci sono. Certo, temo che emergeranno dei distinguo - riflette Ma io vedo ragioni oggettive che ci spingono a tentare». 

Buonopane, come pure il delegato all'Istruzione del Comune di Avellino, Giacobbe, individua l'opportunità di ottenere «risparmi consistenti sui costi energetici e delle utenze, e pure sul trasporto». «Per noi ribadisce è cosa buona e giusta, e non a caso la settimana corta è già la prassi altrove» 

Se quest'anno, considerata la necessità di avere l'ok degli organi collegiali scolastici e dei genitori, si potrebbe partire a macchia di leopardo, la Provincia confida nella possibilità di avviare un ragionamento che porti progressivamente «all'adozione strutturale del sistema». Tanto più che per le superiori potrebbe essere ancora più facile: «Le famiglie dice il presidente, ne trarrebbero indubbi vantaggi, e i ragazzi delle secondarie, più grandi di età rispetto a quelli della primaria, non avrebbero il problema di restare soli nel caso in cui le rispettive famiglie il sabato siano impegnate per lavoro». La proposta della Provincia è discuterne subito anche con l'Air, perché «sarebbe inevitabile immaginare qualche modifica sul piano delle corse».

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Per una volta, Comune e Provincia hanno una posizione quasi speculare. «A me fa piacere - chiosa Buonopane - Ho appreso dai giornali dell'iniziativa di Avellino per elementari e medie e l'obiettivo è collaborare». In città, si guarda al progetto con indubbio interesse. Le scuole, dal canto loro, hanno adottato la settimana corta già in diversi casi. Lo ha fatto in alcune classi il Palazzotto, mentre, alla media Cocchia, 5 nuove prime su 8 hanno già optato per la settimana corta. Aspettando che anche la richiesta della Provincia, e dunque della Regione, raggiunga i dirigenti scolastici delle superiori, sulle chat e sui gruppi whatsapp delle classi, è già partito il sondaggio. Dall'esito di queste moderne consultazioni dipenderà, a settembre, la decisione che verrà formalizzata dai consigli scolastici.
Tra i critici, che sarebbero la minoranza, c'è chi evidenzia il rischio di mattinate troppo lunghe, con abbassamento della soglia di attenzione dei ragazzi, e chi pone il tema del ritorno a casa a tarda ora, per chi viene a scuola ad Avellino da fuori provincia. Ma in linea di massima, la proposta sembra incontrare ampio favore.

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