Vent'anni: rientra troppo tardi,
litiga coi genitori e si barrica in casa

Vent'anni: rientra troppo tardi, litiga coi genitori e si barrica in casa
di Barbara Ciarcia
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 08:32
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Rincasa nel cuore della notte e litiga con i genitori che, a quanto pare, non gradiscono più le continue scorribande notturne del figlio ventenne. È bastato allora un rimprovero per innescare un putiferio tra le mura domestiche. Il diverbio verbale è degenerato di lì a poco. Le urla, sempre più accese, hanno attirato inevitabilmente, considerata l'ora poi, l'attenzione di qualche condomino che, preoccupato per quella discussione familiare così animata, ha ritenuto opportuno allertare i Carabinieri della locale Compagnia, coordinati dal capitano Domenico Signa. Dopo pochi minuti dall'arrivo sul posto di una gazzella del Nucleo Radiomobile i militari hanno trovato all'ingresso dello stabile il padre, visibilmente preoccupato, del ragazzo che, andato su tutte le furie per un banale richiamo genitoriale, ha messo alla porta i suoi e si è così rinchiuso nell'appartamento.
 
L'arrivo dei Carabinieri ha però esacerbato l'animo del ventenne, e quindi la tensione, al punto che il giovane, nonostante i richiami alla calma e alla ragionevolezza del personale dell'Arma eclanese ha iniziato a inveire pesantemente pure contro i militari della Benemerita.
Non solo. In preda a un eccesso di rabbia il giovane ha scagliato delle suppellettili contro gli operatori, e grazie alla prontezza dei riflessi dei Carabinieri intervenuti sono state scongiurate conseguenze e reazioni peggiori di quella che comunque ha indotto il ragazzo a prendersela con i familiari prima e con i militari poco dopo.

Una rabbia esplosa nel cuore della notte in seguito a un richiamo paterno per quelle uscite che hanno minato la serenità domestica e suscitato legittimi dubbi nei genitori del ventenne bloccato dai militari dell'Arma e condotto per le formalità di rito in caserma. Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Benevento, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Dovrà comparire dinanzi al giudice del Tribunale del capoluogo sannita per essere giudicato con la formula della direttissima.
Il caso ha sollevato molto scalpore nella cittadina del Medio Calore se non altro per i futili motivi che hanno provocato nel giovanissimo una reazione spropositata e contro i genitori, semplicemente preoccupati per i continui ritardi di un figlio poco più che ventenne, e contro gli operatori dell'Arma eclanese altrettanto sorpresi da quella reazione fuori dalla norma da parte di una ragazzo. La furiosa lite familiare ha tenuto svegli alla fine tutti i condomini dello stabile.
 
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