Vaccini Covid, è caos ad Avellino:
dosi finite, l'Asl chiude gli hub irpini

Vaccini Covid, è caos ad Avellino: dosi finite, l'Asl chiude gli hub irpini
Sabato 10 Aprile 2021, 08:25 - Ultimo agg. 17:10
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La campagna vaccinale anticovid si ferma: sono finite le scorte. Da domani sono sospese le attività in 20 dei 22 centri vaccinali della provincia di Avellino.

Lo stop dovrebbe durare almeno quattro giorno: mercoledì dovrebbe esserci un rifornimento da parte di Pfizer e già nel pomeriggio, al massimo martedì mattina, si potrebbe ripartire. L'Asl l'ha comunicato nel tardo pomeriggio di ieri ai sindaci dei comuni interessati (Ariano Irpino, Bisaccia, Lioni, Montella, Sant'Angelo dei Lombardi, Altavilla, Cervinara, Montemarano, Solofra, Avellino, Monteforte, Mirabella, Grottaminarda, Mercogliano, Moschiano, Atripalda, Montefalcione, Montoro e Mugnano). Nella nota, non è specificata né la data della ripresa né il motivo della sospensione. Il provvedimento d'urgenza emesso da via Degli Imbimbo suggella una giornata da dimenticare per la campagna vaccinale. Ieri, c'è chi ha aspettato fino a 4 ore prima di fare il vaccino. E la fila s'è fatta sempre più lunga all'esterno della tensostruttura del campo Coni di Avellino, ma anche del centro di via Rapolla ad Atripalda. Il bollettino è aggravato anche dalla defezioni dei cittadini over 70: uno su 3 non si presenta o rifiuta di fare il vaccino AstraZeneca (2mila 899 le prenotazioni, 2mila 29 le dosi somministrate, quindi 870 assenti). Ma procediamo con ordine. Nel capoluogo, ieri pomeriggio tra le 14 e le 18 qualcosa non ha funzionato e il meccanismo s'è ingolfato, dilatando oltre i limiti della pazienza i tempi di attesa per fare l'iniezione. 

Dall'Asl fanno sapere: «Alcuni medici di base in servizio presso il centro vaccinale sono molto lenti nella somministrazione delle dosi.

Inoltre, molti utenti quando scoprono di dover fare AstraZeneca si mostrano reticenti e quindi è necessario fornire informazioni dettagliate». Ignare di ciò, le persone all'esterno erano arrabbiate. Nessun servizio d'ordine, non è previsto nonostante disguidi del genere si siano già registrati. E dunque saltano pure le misure di sicurezza: la rabbia prende il sopravvento, del distanziamento nessuno o quasi si cura più e le persone si assembrano. Sono per la maggior parte ultrasettantenni, soggetti fragili e loro conviventi. Molti si siedono sul muretto che circonda la piccola area verde adiacente l'ingresso del centro vaccinale. «È un ritardo assurdo - dice una signora - sono le 5 e il personale all'interno soltanto adesso sta cominciando a chiamare quelli che avevano l'appuntamento all'una e un quarto. Io che ero prenotata per le 4 chissà quando e se mai entrerò». Una situazione di disagio: «C'è molto sconforto», osserva un'altra persona in fila. 

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«Ovviamente il mancato rispetto dell'orario stabilito crea questo ingorgo, qua fuori, che mette pure a rischio la nostra salute. Siamo venuti qui per evitare di ammalarci e finiremo per contrarre il virus». Il tempo passa e la gente si accalca. «Non è certamente la prima volta che questo accade», sottolinea un ragazzo che ha accompagnato la nonna a fare il vaccino. «Basterebbe prosegue predisporre un servizio d'ordine, magari con agenti privati incaricati di gestire i flussi in ingresso. In questo modo, anche quando si verificano simili situazioni le persone possono attendere il proprio turno in sicurezza, rispettando il distanziamento richiesto per evitare eventuali contagi». Attorno alle 18, 30 arriva sul posto il direttore generale dell'Asl Maria Morgante che dispone l'attivazione di un ulteriore box: in questo modo, la fila è smaltita in tempi rapidi. Passando ad Atripalda, anche qui caos e code ma in mattinata e per motivi differenti. Il disservizio, nel comune del Sabato, ha interessato in particolare i soggetti fragili per i quali vaccini Pfizer sono arrivati in ritardo. Un'attesa infinita che, in alcuni casi, è durata fino a 4. Poi, finalmente, il rifornimento e la lenta ripresa.

 

Disagi e defezioni a parte, l'Asl di Avellino ha somministrato comunque 2.350 dosi: 149 presso a Mirabella Eclano, 52 a Monteforte Irpino, 62 a Sant'Angelo dei Lombardi, 63 a Montemarano, 249 ad Avellino, 63 a Montoro, 137 a Solofra, 250 ad Ariano Irpino (2 sedi), 60 a Vallata, 175 ad Atripalda, 58 a Moschiano, 70 a Cervinara, 169 a Montefalcione, 99 a Grottaminarda, 56 a Mercogliano, 48 ad Altavilla Irpina, 148 a Mugnano del Cardinale, 98 a Montella, 110 a Bisaccia, 90 a Lioni, 48 a domicilio e 96 presso il Drive Through della caserma Berardi. 

Si diceva dell'ansia da vaccino conseguenza degli ultimi dati diffusi dall'Aifa dove viene indicato che le trombosi non sono state riscontrate in chi si è vaccinato con Pfizer e Moderna, ma solo in chi ha fatto AstraZeneca. Nelle ultime 24 ore, tantissimi tra i cittadini della fascia di età 70-79 anni si sono tirati indietro. Da oggi, la platea dei destinatari del composto di Oxford si amplia. Aperta da questa mattina la piattaforma per le adesioni al piano vaccinale della fascia di età 60-69 anni. Le convocazioni si attiveranno nei tempi più rapidi possibile, compatibilmente con l'arrivo dei vaccini. Per l'adesione degli ultrasessantenni il link è: https://adesionevaccinazioni.soresa.it/adesione/cittadino. 

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