Lucia e Maria sole in casa:
i farmaci sul letto, poi la morte

Lucia e Maria sole in casa: i farmaci sul letto, poi la morte
di Gianni Colucci
Mercoledì 8 Aprile 2020, 09:00
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Le hanno ritrovate i carabinieri intorno alle 11 del mattino di ieri, al primo piano della loro villetta alla periferia di Salza Irpina. Erano in camera da letto, riverse sul pavimento, vestite di tutto punto. Cecilia Marra di 53 anni e sua sorella Lucia Marra di 55 anni erano morte. Accanto le medicine di cui facevano uso, un sovradosaggio è la causa più probabile del decesso delle donne.

Il magistrato ha disposto gli esami tossicologici e come avviene in questo periodo, sarà effettuato anche il tampone per verificare l'eventuale presenza di coronavirus. Quindi entro 48 ore sanno tumulate.
Vivevano da sole, nubili, con una piccola rendita e lo stipendio di insegnante di musica di Lucia e quello dei contratti a progetto presso l'azienda ospedaliera Moscati di Cecilia. Era Cecilia, la più giovane delle due che però appariva più fragile. Aveva avuto dei ricoveri saltuari alla psichiatria di Solofra, era in procinto di sottoporsi a terapie presso Villa dei Pini di Avellino. Problemi neurologici probabilmente alla base del gesto che l'ha portata alla morte. L'assunzione di farmaci in forte quantità, gli stessi che sono stati ritrovati accanto al suo corpo. Nella stessa stanza, proprio accanto a Cecilia, giaceva anche Lucia, anche lei probabilmente ha assunto farmaci, più remota l'ipotesi di un malore a seguito del ritrovamento della sorella esanime sul pavimento.

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Questa la ricostruzione alla luce delle conclusioni del medico legale Carmen Sementa che ha effettuato un esame esterno dei corpi. A seguito delle sue comunicazioni al pm di turno, è stata disposta la tumulazione delle due donne. Avverrà nelle prossime ore dopo l'esame del tampone per verificare l'eventuale presenza di Covid.  Cecilia aveva appena concluso un lavoro di segreteria con contratto di collaborazione presso l'ospedale di Avellino. Era al desk dell'unita operativa complessa di Oncologia. Prendeva prenotazioni, fissava appuntamenti, da qualche mese le era scaduto il contratto. Era stato il direttore, il professor Cesare Gridelli, a chiederle comunque di frequentare ancora il reparto per fare volontariato. In attesa che si potesse attivare un nuovo contratto. La donna però aveva preferito lasciare il reparto. Era tra l'altro molto amata dai pazienti, che ne apprezzavano il garbo e le doti umane. Molto apprezzata anche Lucia, un'insegnante vecchio stampo che aveva l'unica ragione di vita proprio nella scuola.

Le altre tre sorelle Marra vivono lontano da Salza. Una a Roma dove svolge la professione di medico, una a Venezia ed un'altra a Taurasi. Sono stati proprio gli abitanti di Salza che hanno notato la strana assenza dai negozi, nonostante il particolare periodo, delle due donne. Lucia era solita arrivare in paese con la sua utilitaria per le compere, un breve saluto ai conoscenti, e poi di nuovo a casa. In questo periodo senza scuola, la routine era tutta in ambito domestico. E così ieri mattina i carabinieri della stazione di Salza Irpina sono arrivati all'abitazione che sOrge proprio al confine tra Salza e Sorbo, sulla strada provinciale, per verificare se ci fosse qualche problema. Entrati nel giardino hanno più volte chiamato e, assistiti dai vicini, sono arrivati all'ingresso dell'abitazione. Quindi si sono spinti al piano superiore dove hanno fatto la scoperta. Le due donne erano riverse sul pavimento, in camera da letto, vestite come per uscire.

«I genitori erano originari di Sorbo Serpico, il papà era un apprezzato insegnante», racconta il sindaco di Salza Luigi Cella che ha passato tutta la giornata davanti alla villetta delle sorelle, mentre i carabinieri effettuavano i controlli all'interno. «Lucia - dice il sindaco - era un'insegnante delle scuole elementari. Anche io la vedevo spesso con la sua Volkswagen in giro per il paese. Mi hanno detto che i conoscenti si sono allarmati dopo diversi giorni di assenza dal centro».  Nessun funerale per le due donne. La famiglia originaria di Sorbo Serpico possiede una cappella cimiteriale nel paesino che confina con Salza. I corpi attualmente presso l'obitorio di Salza Irpina, verranno trasferiti nel paese vicino per uno scarno rito funebre, come imposto dalle normative di questo periodo. Solo il conforto del sacerdote e delle preghiere dell'ufficio funebre, gli altri familiari non potranno raggiungere il paese per l'ultimo saluto.
 

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