Analisi chimica dei suoli, i livelli sono nella norma

Dopo l'allarme dei mesi scorsi, sono stati analizzate le concentrazioni di alcune sostanze, tra cui il berillio, sul suolo del territorio comunale.

Il Municipio di Mercogliano
Il Municipio di Mercogliano
Martedì 21 Marzo 2023, 11:41 - Ultimo agg. 11:44
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Il comune di Mercogliano è il primo comune della provincia di Avellino ad aver finanziato uno studio sui suoli per conoscere lo “stato generale di salute” del suo intero territorio. Con il contributo tecnico-scientifico di un team di esperti del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli guidato dal professore Stefano Albanese, l’amministrazione comunale del comune irpino guidato dal sindaco Vittorio D'Alessio si è dotata di uno strumento moderno e agile per il controllo del territorio e per la gestione di eventuali future emergenze ambientali.

I riceratori dell’ateneo federiciano hanno completato una campagna di prelievi di suolo su una superficie complessiva di ca. 20 kmq raccogliendo campioni sia nelle aree pedemontane urbanizzate (Torelli-Torrette, Capocastello, S.

Anna) o destinate all’agricoltura che in quelle a quote più elevate occupate da boschi e da prati.

«I suoli raccolti – spiega l’assessore all’ambiente, Annachiara Coppola - sono stati analizzati per conoscere le concentrazioni di alcuni elementi e composti chimici normalmente associati alla presenza di attività umane nell’ambiente e ritenuti particolarmente pericolosi per la salute delle persone se assunti in quantità rilevanti».

Nello specifico i dati analitici prodotti dal laboratorio Life Analytics nella sua sede di Battipaglia  sono stati utilizzati dalla squadra di Albanese per produrre le carte geochimiche della distribuzione di arsenico, berillio, cadmio, cobalto, cromo totale, nichel, piombo, rame, tallio, vanadio, zinco e idrocarburi policiclici aromatici (noti come IPA) per l’intero territorio comunale di Mercogliano. I risultati ottenuti hanno permesso di individuare aree dove la pressione antropica risulta particolarmente marcata ed aree dove le condizioni di naturalità originarie sono maggiormente mantenute.  Tuttavia, ad eccezione di berillio e tallio, nessuna delle sostanze analizzate sembra superare le soglie di fissate per i suoli dalla vigente normativa ambientale italiana, il D. Lgs. 152/2006. Per quanto riguarda, poi, le alte concentrazioni di tallio e berillio riscontrate, gli studiosi napoletani hanno dimostrato, mediante l’applicazione di articolati metodi di statistici e il confronto con i risultati ottenuti in altre aree della regione Campania, che esse sono da ascriversi alla natura vulcanica dei terreni (di origine vesuviana) mercoglianesi e non rappresentano un’emergenza ambientale ma, piuttosto, una peculiarità territoriale di origine geologica.

Grazie allo studio si sono determinati per il territorio di Mercogliano dei valori (definiti “di fondo”) per le sostanze chimiche studiate da utilizzare come riferimento qualora, in futuro, ci fosse la necessità di verificare se un evento potenzialmente contaminante abbia alterato realmente lo stato ambientale dei suoli generando un rischio per la popolazione.

«Nell’ambito dello studio – aggiunge ancora l’assessore Coppola - sono stati misurati anche i valori di dose ambientale derivanti dalla radioattività naturale proprio dei terreni vulcanici non riscontrando alcuna anomalia rispetto ai valori attesi».

Presto, il lavoro prodotto sarà convertito anche in un’applicazione web che permetterà ai cittadini di Mercogliano di visualizzare in tempo reale, attraverso PC e smartphone, la propria posizione rispetto alla cartografia geochimica prodotta.

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