Metano, svolta green in Irpinia:
via libera al mega appalto

Metano, svolta green in Irpinia: via libera al mega appalto
di Flavio Coppola
Domenica 17 Novembre 2019, 15:00
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L'Irpinia avvia ufficialmente l'iter della grande gara del metano. Allontanato lo spauracchio del commissariamento.

L'assemblea dei sindaci dell'Atem, convocata a Piazza del Popolo dal primo cittadino di Avellino, Gianluca Festa, approva all'unanimità la convenzione redatta ormai lo scorso aprile dal settore Ambiente. Parte il percorso che dovrà portare nei prossimi mesi all'affidamento del servizio di distribuzione del gas in 117 comuni, con il riammodernamento degli impianti. Una partita multimilionaria che traguarderà l'attuale fase, segnata dal sistema delle proroghe in piedi da 8 anni alla Sidigas, e che catalizzerà sulla provincia di Avellino l'attenzione di players privati internazionali. Il via libera arriva dopo i due nulla di fatto dei mesi scorsi, con il sì degli 84 sindaci presenti. E non a caso, la fascia tricolore del capoluogo, Festa, parla di «intesa storica e grande pagina di amministrazione». In 12 articoli, la convenzione appena approvata regolerà lo svolgimento coordinato della gara per l'affidamento del servizio. Avellino fungerà da stazione appaltante e, come assicurato dal sindaco Festa, anticiperà le eventuali spese che comunque spettano al gestore. Predisporrà le linee guida per la gara, la aggiudicherà e stipulerà il contratto di servizio con l'aggiudicatario. Ma anche gli altri Comuni potranno e dovranno incidere. Nel procedimento, il capoluogo sarà affiancato dall'assemblea dei sindaci, con poteri di indirizzo e controllo, e da un comitato ristretto di 15 primi cittadini. Il bando, come è ormai noto, affiderà la gestione e delle reti nell'intero ambito, durerà 12 anni e varrà 120 milioni di euro. Il vincitore della gara europea si occuperà della distribuzione in tutta l'Irpinia e della gestione di una rete di 1.541 chilometri, che attualmente porta il gas a 434.000 abitanti. L'importo complessivo del bando, si apprende ancora dalla convenzione, è i risultato del valore annuo stimato dall'Autorità circa ciò che l'azienda aggiudicataria dovrebbe incassare. Si tratta appunto di 10 milioni. Una quota dovrà essere però restituita ai comuni per l'utilizzo delle proprie reti.

Il primo passo del percorso appena avviato prevede quindi che i Comuni realizzino lo stato patrimoniale di ciò che ricade nel proprio territorio. Dovranno fornire per iscritto «indicazioni tecniche inerenti lo stato delle reti di distribuzione e dell'impianto, la proprietà, le zone di maggiore carenza strutturale, i volumi degli ultimi tre anni, i contratti di concessione vigenti». Sempre secondo convenzione, il gestore «anticipa il corrispettivo una tantum per gli oneri di gara e per la commissione». Tutte le altre spese, invece, saranno sostenute dai Comuni dell'Ambito in quota proporzionata al numero degli allacci presenti in ciascun paese alla data del 31 dicembre 2018.

Proprio in merito alle spese e soprattutto ai contributi da ricevere, i sindaci hanno stabilito di condividere un documento contenente osservazioni da sottoporre all'Arera (l'Autorità del Gas), per evitare spiacevoli sorprese. Come ha evidenziato il rappresentante del Comune di Calitri, la metanizzazione al Sud e in Irpina è avvenuta sulla base di un contributo statale dal 50 al 92 per cento. E alla luce di ciò che oggi prevede l'Autorità, il contributo ricevuto in passato ha una vita tecnica di svalutazione più lunga rispetto a quella degli impianti stessi. Di conseguenza, a fronte di reti ormai usurate, i rispettivi contributi potrebbero risultare ancora in piedi, impedendo agli enti di ricevere le risorse previste dalla nuova legge nazionale. La vicenda, che ha visto mobilitarsi molti altri Atem, sarà dunque al centro di una presa di posizione collettiva dei sindaci irpini. Per il resto, le attese legate alla gara del gas riguardano anche e soprattutto l'opportunità di dotare l'intero territorio di una rete efficiente. Ad oggi, intere zone della Baronia, del Vallo di Lauro e dell'Alta Irpinia ne sono sprovviste. Nell'anno del Signore 2019.
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