Sono due gli irpini protagonisti della campagna elettorale nella circoscrizione Europa Estero. A provare a conquistare i voti degli elettori iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'Estero ci sono lo storico delle migrazioni presso l'Università di Ginevra Toni Ricciardi che guida la lista del Pd alla Camera, e Angelo Di Pietro giovane ingegnere in campo alla Camera nella lista Più Europa. Per loro le regole del gioco sono diverse: il sistema elettorale per il voto all'estero si basa su un proporzionale puro che non prevede coalizioni, l'elettore traccia una croce sul simbolo del partito che intende votare ed esprime la preferenza per il candidato che vuole sostenere. «Questi sono i giorni più caldi della campagna elettorale: oggi sarò in Belgio, domani ad Amsterdam e poi ancora Parigi e Monaco: uno sforzo non indifferente per coniugare iniziative sui territori e incontri via internet che sono fondamentali per un collegio che va da Helsinki a Malta», racconta Ricciardi. Diverse le priorità su cui l'esponente Pd insiste nelle sue iniziative in giro per l'Europa:
«Bisogna confrontarsi innanzitutto con due realtà che hanno eguali esigenze: la presenza storica della vecchia migrazione e la nuova mobilità giovanile. Gli italiani all'estero chiedono innanzitutto un miglioramento dei servizi consolari e dei rapporti con i paesi d'origine, per questo sto spingendo molto per chiudere un protocollo con l'Anci affinché tutti i Comuni si muovano nella stessa direzione per superare difficoltà anche di natura burocratica come ad esempio il pagamento di un tributo. Fondamentale poi è il riconoscimento automatico delle professioni e dei titoli conseguiti nello spazio europeo, lavorare per una mobilità ambientale per creare condizioni per cui le tante start up innovative in giro per l'Europa possano aprire in maniera agevole dei follow up soprattutto nelle aree marginali come l'Irpinia, per portare innovazione e sperimentazione. E non è marginale per noi il riconoscimento dello smart working attraverso una modifica dell'anagrafe degli italiani residenti all'estero e una riforma sulla fiscalità di questi lavoratori. È una questione di portabilità dei diritti, compresi quelli civili, ad esempio, riconosciuti in altri paesi d'Europa alle coppie lgbtq+ ma che non valgono ovunque».
Una campagna elettorale che viaggia in particolar modo attraverso le piattaforme on line, coinvolgendo le associazioni presenti nei vari paesi, quella di Di Pietro che spiega: «Siamo molto impegnati a migliorare i servizi per gli italiani all'estero in primo luogo sfruttando le opportunità che la tecnologia offre, come l'adozione della firma digitale e dello Spid per compiere tutte quelle pratiche amministrative che andrebbero sbrigate presto il consolato e per tutte le opzioni di voto».
L'esponente di Più Europa non dimentica i tanti irpini residenti all'estero: «Una comunità molto estesa soprattutto in Svizzera e Belgio. Basti pensare che molti comuni dell'Alta Irpinia contano il 60% dei propri residenti all'estero. Risorse da valorizzare perché queste persone non solo hanno mantenuto il loro legame con la terra d'origine, ma si sono distinte in ambiti lavorativi realizzando imprese e prodotti di qualità e rappresentano i principali ambasciatori dell'Irpinia nel mondo. È importante favorire la sburocratizzazione e la detassazione a loro favore, non a caso tra le nostre proposte c'è l'abolizione totale dell'Imu sulla prima casa, e poi facilitare l'insegnamento della cultura e della lingua d'origine in quelle realtà dove c'è una elevata presenza della comunità italiana».