Mimì scomparso Prata,
risposte dalle sim di 10 cellulari

Mimì scomparso Prata, risposte dalle sim di 10 cellulari
di Gianni Colucci
Martedì 20 Luglio 2021, 08:27 - Ultimo agg. 16:12
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Dall'esame del contenuto dei telefoni la procura punta a ricostruire il quadro di certezze attorno alla scomparsa di Domenico Mimì Manzo. Il muratore di 59 anni di Prata Principato Ultra scomparso dall'8 gennaio scorso ha incontrato amici prima di sparire in quella serata in cui a casa si stava festeggiando il compleanno della figlia Romina.

Conferiti gli incarichi ai periti che dovranno effettuare l'estrazione dei dati dai cellulari sequestrati, potranno arrivano altri elementi per ricostruire i movimenti delle persone che hanno avuto contatti con l'uomo.
Sono le ore decisive nelle quali gli investigatori cercano di raccogliere più elementi possibili relazione al giallo di Prata Principato Ultra.

Sequestrati dieci telefonini a otto persone, compresi i figli dello scomparso, Romina e Francesco.
Ma i telefoni sono stati sequestrati anche ad un dipendente di un'impresa del settore rifiuti del posto e la sua convivente residente a Prata a poche decine di metri da dove è avvenuta la scomparsa dell'uomo.

I sequestri riguardano anche due conoscenti dell'uomo, uno di Forino e uno del quartiere San Tommaso di Avellino.

Infine, sottoposti a sequestro i telefonini di due giovani, un ragazzo e una ragazza fidanzati, entrambi amici di Romina, che erano presenti la sera della festa a casa dell'uomo, entrambi di Avellino. Nessuna delle persone ce ha ricevuto il decreto di sequestro è attualmente indagata, la procura ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro di persona. I legali di alcune delle persone raggiunte dal provvedimento (tecnicamente ritenute aventi diritto alla restituzione dell'oggetto) hanno presentato richiesta di riesame per conto dei loro assistiti.

È assai probabile che il Pm Lorenza Racano a questa punto possa anche chiedere di indagare alcune delle persone coinvolte anche nella fase successiva in cui i periti entreranno in azione oltre che per acquisire definitivamente le sommarie informazioni fino al momento raccolte e che altrimenti potrebbero essere inutilizzabili in una fase successiva.

L'inchiesta che è stata affidata alla compagnia dei carabinieri di Avellino ad oggi ha portato ad accertamenti su diversi fronti. Innanzitutto quello relativo al clima che si respirava in casa di manzo la sera dell'8 gennaio. Erano presenti una ventina di persone, quasi tutti intorno ai venti anni, che stavano festeggiando Romina. Mimì ad un certo punto lascia casa e si allontana. Negli stessi minuti anche una coppia di invitati, i due giovani che appunto hanno ricevuto il decreto di sequestro del cellulare, si allontana. Al ritorno alla festa la ragazza racconta di essere sconvolta perchè mentre era in auto con il suo ragazzo, aveva investito un cane.

Negli stessi minuti le telecamere di un esercizio pubblico, nei pressi dell'abitazione di Manzo, riprendevano l'uomo che si infilava in un vicoletto che conduce allo scalo ferroviario, proprio in prossimità dell'abitazione di altri suoi conoscenti, a cui è stato sequestrato più di un cellulare a testa.

Altri telefonini sono stati prelevati in casa dei due amici di Forino e di San Tommaso dello scomparso. Questi ultimi frequentavano Manzo nei bar dove lui si intratteneva, dove qualche volta lo si era visto giocare ai video pocker. Potrebbe aver prestato dei soldi a qualcuno, potrebbe anche aver avuto un alterco, proprio nella stessa serata della sua sparizione. 

L'ipotesi del sequestro di persona in realtà si riferirebbe alla eventualità che l'uomo, potesse essere stato caricato con forza su una vettura dopo un'aggressione. Le immagini delle telecamere che raccoglievano distintamente le immagini di Manzo, sono però state visionate soltanto dal proprietario dell'esercizio pubblico dotato di videosorveglianza e da un tecnico. Mancherebbe invece la registrazione che, secondo l'avvocato delle famiglia Manzo, Federica Renna, non fu acquisita nei primi momenti dell'indagine.

Mimì viveva da qualche mese da solo, stava separandosi dalla moglie che ora vive nel Napoletano. La figlia Romina, due anni fa, aveva avuto un gravissimo incidente stradale in cui perse la vita un amico che era con le i in auto, La famiglia ha ricevuto una forte somma di danaro di risarcimento, che venne gestita dallo scomparso che acquistò un'abitazione per la famiglia.

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