Minacce e tentate estorsioni:
la vita al limite di Alessio

Minacce e tentate estorsioni: la vita al limite di Alessio
di Katiuscia Guarino
Mercoledì 14 Settembre 2022, 07:24
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L'obiettivo dei cinque arrestati era Alessio Romagnuolo, 26 anni, che ora si trova ai domiciliari per i fatti collegati al pestaggio dell'amico della vittima, Claudio Ferrante, e dalla tentata estorsione messa in atto da Romagnuolo e Ferrante ai danni dell'allora titolare del locale Ultrabeat Cafè. Romagnuolo si trova attualmente agli arresti domiciliari per scontare proprio la condanna legata a quell'episodio. Lo scorso aprile è stato condannato a un anno e tre mesi. Medesimo provvedimento per l'amico Claudio Ferrante, che era insieme all'allora 26enne quando chiesero soldi al titolare dell'esercizio. Il tutto sarebbe scaturito dal pestaggio subito da Ferrante tre sere prima nel locale da parte di Sebastiano Sperduto che all'epoca svolgeva funzioni di vigilanza all'interno bar.
Romagnuolo e Ferrante volevano farla pagare a quest'ultimo. Si ripresentarono all'Ultrabeat Cafè per cercare Sperduto. Ma senza successo. Così decisero di estorcere denaro al titolare dell'attività, come risarcimento per quanto subito qualche giorno prima.

Romagnuolo non è nuovo a episodi di cronaca registrati ad Avellino. E' infatti finito al centro di altre vicende che si sono consumate nel capoluogo. Fu coinvolto nell'inchiesta Delivery, che permise di smantellare una rete di spaccio in città. In tutto diciannove le persone coinvolte, scoperte dai Carabinieri grazie a un'indagine certosina. Per lui scattarono le manette e finì dietro le sbarre della casa circondariale di Bellizzi Irpino.
Nel 2018, invece, rimediò una condanna in primo grado a diciotto mesi di reclusione per la vicenda del tentato sequestro di un dipendente di un'autorimessa che era scappato con quindicimila euro custoditi nella cassaforte dell'attività.

I mandanti del raid deciso per bloccare il fuggitivo finirono in carcere. La misura della custodia cautelare in carcere per Diego Bocciero di 30 anni e Elpidio Galluccio di 31 anni, ritenuti i mandanti della spedizione punitiva che sarebbe stata compiuta da Antonio Romagnuolo e di suo figlio Alessio Romagnuolo e di Sabato Ferrante per i quali furono disposti i domiciliari. Per loro il reato contestato in concorso con l'aggravante del metodo mafioso è il tentato sequestro di persona.

Una vicenda si lega all'inchiesta principale sull'usura ad Avellino. L'obbiettivo era rintracciare il loro ex complice che era riuscito a impossessarsi di 16 mila euro da una cassaforte che si trovava in una autorimessa che pare fosse la base operativa degli usurai, in pieno centro di Avellino. I carabinieri rintracciano il fuggitivo a Roma prima di coloro che volevano punirlo magari con un pestaggio nella campagna di Avellino. Infatti l'uomo quando comprende che i familiari possano finire nei guai, magari «sequestrati», decide di affidarsi ai carabinieri.
Alla fine dello scorso anno, si registrarono nel capoluogo altri episodi di criminalità che destarono preoccupazione e sconcerto tra le persone. Proprio l'Ultrabeat Cafè fu di nuovo teatro di fatti di cronaca. In quella occasione rimase ferito un addetto che si occupava della sicurezza del locale. Ieri la sentenza di condanna (ne parliamo in questa stessa pagina).

A premere il grilletto, secondo quanto scoperto dagli investigatori, il 28enne Antonio De Angelis di Mercogliano, venne identificato e arrestato dagli uomini dell'Arma. Qualche giorno più tardi scattò il provvedimento di chiusura del bar e successivamente il titolare decise di abbassare definitivamente la serranda di un bar fino ad allora gettonatissimo dai ragazzi di Avellino e dell'hinterland.
 

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