Il virus non dà tregua, nemmeno nel giorno del santo patrono. Il sole di questi giorni, a Monteforte più che altrove, è associato a quel san Martino a cui tutta la comunità è devota.
Sotto il mantello condiviso con il mendicante, il paese cerca riparo e tregua a quella scia dei contagi che non accenna a ridursi. Con i 5 casi segnalati ieri dall'Asl, è salito a 121 il numero complessivo di persone attualmente positive. Tra queste, anche alcuni dipendenti del supermercato «Pick-Up», che si è visto costretto a chiudere i battenti per gli opportuni interventi di sanificazione. Lo stesso ha fatto la pasticceria «Rega», luogo di ritrovo abituale di tanti montefortesi e non solo, che dopo aver appreso della positività di due dipendenti ha responsabilmente deciso di chiudere le porte fino a quando non arriverà l'esito dei tamponi di tutto il personale.
La task force municipale, in campo sia per il contact tracing che per il monitoraggio di ciò che accade in paese, ha riscontrato qualche ritardo nelle comunicazioni effettuate dall'Asl, in particolare per quanto concerne i dati dei positivi riscontrati nei laboratori provati accreditati. Proprio ieri, il vicesindaco, Martino Della Bella, ha scritto agli uffici di via Degli Imbimbo chiedendo maggiore celerità nell'informativa. «Abbiamo necessità di dati più celeri sottolinea Della Bella per assicurare che le misure di profilassi arrivino tempestivamente ai diretti interessati, questo per poter avviare processi efficaci di contenimento della diffusione del virus». Intanto, sia pure in forma ridotta, il parroco di Monteforte, don Antonio Testa, ricorderà san Martino in due distinti momenti eucaristici, alle 11 nella chiesa a lui dedicata e alle 16 nella chiesa del Purgatorio. Nessuna processione, nel rispetto delle misure anti-Covid. Da ieri, le note della canzone popolare Frà Martino risuonano tra le vie del centro: «Un'attenzione per i più piccoli» sorride don Antonio. «La pandemia ci porta a dover tenere le distanze, ma il distanziamento non raggiunga il nostro cuore».
Intanto, a pochi passi da Monteforte, i sindaci del Mandamento si interrogano sulla necessità o meno di adottare misure condivise tra i sei comuni, propendendo per quelle «estreme». Ieri sera Domenico Biancardi (Avella), Alessandro Napolitano (Mugnano del Cardinale), Enrico Montanaro (Baiano), Raffaele Colucci (Sirignano), Simone Rozza (Quadrelle) e Marco Alaia (Sperone) si sono riuniti per discutere dell'eventualità di adottare provvedimenti comuni per tutto il territorio, decidendo alla fine di scrivere alla Prefettura e alla Regione per chiedere l'istituzione della zona rossa in tutto il Mandamenteo. A sollecitare la necessità era stato il sindaco di Quadrelle Rozza. Una sollecitazione che aveva accolto subito il favore dei colleghi, in particolare di Alaia e dello stesso Biancardi, che già da qualche settimana ha adottato provvedimenti più stringenti. Attualmente, considerando i sei comuni che collegano Monteforte con il nolano, sono complessivamente 408 le persone positive riscontrate dal mese di settembre.