Monteforte, task force anti-frane
ma il Valloncello fa ancora paura

Monteforte, task force anti-frane ma il Valloncello fa ancora paura
di Riccardo Cannavale
Martedì 29 Settembre 2020, 08:31 - Ultimo agg. 14:41
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Un primo, sia pur momentaneo, sospiro di sollievo, il primo cittadino di Monteforte, Costantino Giordano, lo ha tirato solo in serata quando, insieme al Prefetto di Avellino, Paola Spena, e alla dirigente regionale della Protezione Civile, Claudia Campobasso, ha potuto avere un quadro di insieme definitivo, all'indomani della lava venuta giù e che ha investito il centro storico del paese, sugli interventi effettuati per mettere in sicurezza il Valloncello Oscuro. Che, complici le condizioni meteo che ancora non volgono al bello, continua a far paura, anche se un po' di meno.

Presenti al tavolo anche il questore di Avellino, Maurizio Terrazzi, ed il comandante provinciale dei Carabinieri, Luigi Bramati. In mattinata, dopo che i droni della Protezione Civile si erano levati in volo su tutto il fronte della frana, fin sulla sommità del Monte Carafone, il primo quadro emerso non era dei più rosei. La lava di fango e detriti venuta giù ha lasciato scoperta la parte rocciosa della montagna, quella che in caso di un nuovo movimento potrebbe creare danni molto seri. Ecco, perché, dopo aver individuato il percorso compiuto dall'acqua, con le idrovore si è provveduto a liberare l'invaso, riempitosi a dismisura. Un'operazione che è risultata più delicata del previsto, a causa della conformazione morfologica del bacino, le cui pareti, già provate dal carico ricevuto nel pomeriggio di domenica, rischiavano di cedere. L'intervento è andato avanti per tutto il pomeriggio, dopo che il sindaco aveva provveduto a chiudere al traffico il centro storico e a disporre la chiusura dei negozi di Piazza Umberto I e via Loffredo. Contemporaneamente si è provveduto, anche con uno stanziamento economico ad hoc da parte dell'amministrazione, a ripulire le strade dal fango e ad eliminare eventuali fonti di pericolo presenti in strada. Confermata sia la chiusura delle scuole per oggi che lo sgombero, in via precauzionale, dei piani terra e primo degli edifici di via Vico Ponte e dell'immobile situato tra Rampa S.Andrea e Via Vico Ponte. Una decina di famiglie in tutto che, come già accaduto domenica sera, hanno preferito essere accolte in casa da familiari, rinunciando al ricovero d'emergenza allestito presso la scuola di via Alvanella.

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Per tutta la giornata di ieri, l'unità di crisi locale dei vigili del fuoco è rimasta in prossimità della casa comunale per aiutare i cittadini con particolari esigenze scaturite dall'emergenza. Il Prefetto di Avellino ha elogiato il lavoro di squadra che è stato messo in campo ribadendo che «l'immediato intervento ha consentito di tenere sotto controllo il fenomeno». Secondo quanto emerso dall'analisi dei luoghi e dei flussi, il movimento franoso potrebbe essere legato ad un precedente fenomeno risalente a due anni fa, che si sarebbe fermato in cima al Valloncello Oscuro, facendo da tappo per i materiali che via via si sono andati accumulando fino ad esplodere con la forza dell'acqua domenica pomeriggio. Intanto, dopo aver ripristinato le condizioni minime di sicurezza si guarda al futuro senza abbassare la guardia. Oggi è in programma un nuovo sopralluogo. Che riguarderà anche un secondo vallone, poco distante, le cui griglie di contenimento hanno ceduto facendo accumulare altro materiale, che andrà eliminato per liberare i canali di scolo delle acque. Per accelerare la progettazione degli interventi da porre in essere, si punta al coinvolgimento della Federico II.
 

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Sull'area interessata dallo smottamento, il Comune di Monteforte aveva già presentato una richiesta di finanziamento al ministero dell'Interno, per la quale si attende un esito il prossimo 10 novembre. Il Prefetto ha assicurato che si farà carico della questione, anche alla luce della nuova criticità emersa.

Al di là dell'attualità, resta sullo sfondo quella che è da considerare l'acceleratore di certi eventi: l'urbanizzazione scriteriata consentita negli anni passati, con costruzioni edificate a ridosso dei valloni se non addirittura all'interno degli stessi.
Il Prefetto Spena ha auspicato: «Le amministrazioni locali, opportunamente sensibilizzate sul tema, correggano al più presto, magari con interventi strutturali e non solo con soluzioni dettate dall'emergenza». In serata, infine, hanno fatto tappa al camper della protezione civile anche i consiglieri regionali Enzo Alaia e Livio Petitto. Il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia è invece rimasto in contatto costante con la Prefettura: «Immagini da pugno allo stomaco».

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