Giubileo d'Irpinia, monsignor Guariglia apre l'Anno Santo

Tutti in funicolare: con il porporato De Luca, Piantedosi e Sangiuliano

La celebrazione a Montevergine
La celebrazione a Montevergine
di Riccardo Cannavale
Lunedì 29 Maggio 2023, 08:00 - Ultimo agg. 08:05
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Emozione e gratitudine. Sono i sentimenti che l'abate di Montevergine, Riccardo Luca Guariglia, fa fatica a contenere nel giorno in cui scrive una limpida pagina di storia, che non è solo circoscritta al mondo curiale e devozionale. Perchè l'apertura delle celebrazioni per il nono centenario della fondazione di uno dei luoghi di culto più frequentati nel Mezzogiorno d'Italia è stata un momento di straordinaria partecipazione popolare che, non a caso, è stata condivisa non solo dal Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ma anche da due ministri della Repubblica, Matteo Piantedosi (Interni) e Gennaro Sangiuliano (Cultura), che anche nei loro interventi istituzionali non hanno potuto fare a meno di far trasparire quel senso di pietà popolare che trasuda tra le bianche pareti del monastero benedettino e che l'abate Guariglia ha messo al centro del suo pensiero in occasione dell'incontro con i pellegrini.

Già, perchè al di là di protocolli, mostrine e zucchetti, quella che è andata in scena ieri mattina, nel luogo prescelto da Guglielmo da Vercelli, nel giorno di Pentecoste del 1124, per cominciare a scrivere le prime pagine di quell'affascinante storia sociale e religiosa che splende ancora fulgida dopo 900 anni, è stata la giornata dell'incontro con la più venerate delle sette Madonne della Campania, colei "che tutto concede e tutto perdona".
Un incontro tra misticismo dei luoghi e curiosità per un momento che resterà sicuramente unico per tutti i partecipanti.

«Esprimiamo profonda gratitudine a papa Francesco per l'onore che ci ha reso inviando come rappresentante personale all'evento storico il presule che ha dimostrato più volte il suo affetto filiale verso la nostra Madonna» ha esordito monsignor Guariglia nell'accogliere il Legato Pontificio che, giunto in vetta in funicolare, ha aperto ufficialmente l'anno santo di Montevergine.

Sul palco allestito nel chiostro cinquecenteso del Santuario, con la missione pontificia al completo, anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ed il primo cittadino di Mercogliano, Vittorio D'Alesiso.
«Con salita al Partenio si è fatto primo pellegrino al cospetto della madre di Dio» gli ha ricordato l'abate prima di lasciare spazio al conferimento della cittadinanza onoraria di Mercogliano da parte del sindaco Vittorio D'Alessio che ha omaggiato il cardinale Parolin con una simbolica chiave della città in terracotta rivestita di oro zecchino realizzata nei laboratori del Liceo artistico "De Luca" di Avellino.

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«Può essere un pericolo dare la chiave della propria casa a qualcuno: può entrare in qualsiasi momento. So però che sarò sempre ben accolto». Con una battuta di spirito, il Segretario di Stato Vaticano ha accolto l'onorificenza e i doni. «Da oggi - ha detto il Legato Pontificio- avrete un posto speciale nei miei affetti».
Tante le personalità della vita politica, amministrativa, militare e religiosa che non hanno voluto perdere l'appuntamento con la storia e partecipare poi al rito eucaristico officiato da Parolin. Dal Prefetto di Avellino Paola Spena al collega di Vercelli, l'avellinese Lucio Parente, dal Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma al neo questore di Avellino, Nicolino Pepe, con i comandanti di Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco.

Tanti gli esponenti del mondo cattolico, a cominciare dal vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello.
Fitto l'elenco delle personalità del mondo della politica, con in prima fila il parlamentare Michele Gubitosa insieme ai consiglieri regionali Enzo Alaia, Livio Petitto e Vincenzo Ciampi, il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane.
Folta la rappresentanza dei sindaci in fascia tricolore, a cominciare dal primo cittadino di Avellino Gianluca Festa, e da quelli del Partenio, Ivo Capone (Summonte), Carmine De Fazio (Sant'Angelo a Scala) e Amato Rizzo (Pietrastornina).
 

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