«I familiari di Angela sono sconvolti e profondamente provati da questa tragedia. Adesso vogliono solo sapere la verità sulle cause reali del suo decesso improvviso».
Così Cinzia Capone, legale di fiducia della famiglia Russo. Mercoledì 31 marzo ha preso parte nel camposanto della cittadina del Medio Calore, insieme ai Carabinieri della stazione di Mirabella Eclano e a Carmen Sementa, il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Benevento che si sta occupando del caso, alla riesumazione della salma della cinquantatreenne, madre di due ragazzi, deceduta improvvisamente lo scorso 25 marzo. Un rito straziante che ha amplificato il dolore e dell'anziana madre e di chi le voleva bene. Da giorni la donna accusava forti dolori e malesseri che l'avevano costretta al riposo forzato. Da qualche tempo Angela Russo seguiva una cura medica alternativa che le aveva prescritto un sedicente guaritore di San Giorgio del Sannio poi denunciato dal fratello e dalle due sorelle. «Ci affidiamo alle indagini dell'Arma e a quelle scientifiche, in attesa dell'esame autoptico che si terrà in settimana - fa sapere l'avvocato Cinzia Capone -, molto probabilmente venerdì, alla presenza anche di un consulente medico di parte, Oto Macchione. È chiaro che nel caso in cui dalle indagini disposte dovesse emergere una responsabilità della persona denunciata i familiari della vittima eserciteranno tutte le facoltà previste per ottenere giustizia».
È stato proprio il fratello di Angela a non darsi pace per la sua morte improvvisa e dai contorni inquietanti. Qualche giorno prima del decesso aveva fatto visita alla madre e alla sorella che stava già poco bene, e si era molto insospettito. A pochi giorni dalla Pasqua l'epilogo infausto. Angela, come ha raccontato più di un'amica in paese, era molto dimagrita. Solo all'indomani del funerale e della sepoltura il fratello consulta l'avvocato Cinzia Capone e, unitamente alle due sorelle, si convince a sporgere denuncia presso la caserma dei Carabinieri di Mirabella Eclano.