«Continuano a registrarsi gravi disservizi al pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino». Di questo, dovrà dare conto il governatore De Luca in risposta a un'interrogazione presentata dal consigliere regionale della Lega Gianpiero Zinzi, sostenuto sulla questione dal compagno di partito, il senatore irpino Ugo Grassi.
«Le strutture ospedaliere irpine - si legge nel documento trasmesso al presidente della Regione - sono messe a dura prova dalla variante Omicron che vede la provincia di Avellino tra le più colpite dalla quarta ondata della pandemia. L'Irpinia è nella top ten per tasso di incidenza dei contagi in questa quarta ondata di Covid-19 (in Campania, infatti, i primi nove comuni sono della provincia di Avellino, il decimo è Maiori, in provincia di Salerno, ndr)».
E l'ospedale Moscati si trova, ormai da tempo, in una situazione di conclamata difficoltà: «Il pronto soccorso si trova al limite del collasso e il personale medico e paramedico assegnato lavora in una sorta di stato di assedio quotidiano da parte di pazienti in attesa dei risultati del tampone molecolare, spesso bisognosi di ricovero».
Grassi rincara, per quanto possibile, la dose: «La crescita numerica dei nuovi contagi non sembra volersi fermare.
In effetti, anche ieri il pronto soccorso di Contrada Amoretta ha vissuto l'ennesima giornata di passione. Gli accessi di casi sospetti e covid-positivi sono in costante aumento, il personale, in particolare quello infermieristico, è stremato da turni massacranti dovuti alla carenza, ormai atavica, di personale. Come se non bastasse, in questo momento sono tante almeno una cinquantina le forze assenti perché positive al Covid-19. Omicron non sta lasciando scampo ai sanitari: il virus corre veloce in corsia e tanti posti restano sguarniti per giorni. Diversi anche i primari che in questo momento sono in isolamento presso le proprie abitazioni.
Cambiando argomento, ma restando alla città ospedaliera, è stato pubblicato ieri bando per l'affidamento in gestione di due bar (uno al Moscati e l'altro al Landolfi di Solofra) e dei distributori automatici. Infatti, lo scorso 20 ottobre 2021 è scaduto il contratto di 15 anni stipulato del 2006 con la ditta Nichelv (che nell'attesa dell'espletamento del bando continuerà comunque a gestire i punti ristoro). Il nuovo bando prevede l'assegnazione dei servizi (anche a tre imprese diverse) per 10 anni (7 più 3 di proroga). Il valore complessivo della concessione, individuato dall'ufficio Tecnico-Patrimonio, è di 726.600 euro (Iva esclusa). Ed è così ripartito: gestione di un bar e punto ristoro a Contrada Amoretta per 7 anni, 462mila euro; gestione di un bar e punto ristoro a Solofra per 7 anni, 168mila euro; gestione del servizio di distribuzione automatica di snack, acqua, bibite e bevande per tutte le sedi dell'Azienda per 7 anni, 96mila 600 euro. Come detto, nel bando è prevista la facoltà per l'Azienda di rinnovare i contratti per ulteriori 3 anni e, pertanto, l'importo dell'eventuale rinnovo è pari a 198mila euro per il bar del Moscati, 72mila per quello del Landolfi e 41mila 400 per i distributori automatici.