Moscati, infermiere aggredito
dal familiare di un paziente

Moscati, infermiere aggredito dal familiare di un paziente
Sabato 6 Agosto 2022, 08:19 - Ultimo agg. 15:12
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Ancora violenza nel pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino. L'altro giorno, un infermiere in servizio al triage è stato aggredito «prima verbalmente poi con spintoni e tentativi di schiaffi da un parente di un degente che ha tentato di entrare nella sala medica», secondo quanto riferito da un operatore al portale dei sanitari campani Nessuno tocchi Ippocrate.

Con un post pubblicato ieri pomeriggio sui canali social, il racconto dell'ennesima aggressione al personale della struttura di Contrada Amoretta: «Nel turno di pomeriggio di mercoledì scorso, attorno alle 17, si è presentato al triage un ragazzo accompagnato dal fratello, quest'ultimo in apparente stato d'agitazione». Gli infermieri iniziano a valutare il paziente, che riferisce di un malessere generico, e invitano il fratello a uscire dall'accettazione: «All'invito degli operatori, l'uomo aggredisce verbalmente e fisicamente l'infermiere spintonandolo e tentando di schiaffeggiarlo». Subito allertate, intervengono le forze dell'ordine: «Dopo 10 minuti sia il paziente che il fratello si allontanano dal pronto soccorso.

Le forze dell'ordine al loro arrivo hanno stilato un verbale di quanto accaduto». Fino a questo momento, l'infermiere vittima di violenza non ha sporto denuncia: «Viviamo in un paese dove sta diventando normale aggredire operatori sanitari mentre svolgono il loro prezioso lavoro senza che gli aggressori vengano puniti dalla legge».

Dura presa di posizione da parte del Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche: «Vile ed inaccettabile aggressione subita da un infermiere del pronto soccorso nel turno di pomeriggio», dicono il segretario territoriale, Romina Iannuzzi, e quello aziendale Moscati, Michele Rosapane. «Ancora una volta siamo a denunciare un aggressione nei confronti degli infermieri, nel caso specifico un parente di un paziente non accettava di recarsi in sala d'attesa mentre gli infermieri cercavano di assistere il fratello». Prima di questo episodio, a fine giugno, a seminare il panico nel reparto di emergenza-urgenza era stato un detenuto che si era scagliato contro gli agenti della polizia penitenziaria che lo scortavano. Paura e attimi di tensione quando il trentenne di origine napoletana tentò ripetutamente di colpire le guardie carcerarie che dalla casa circondariale di Bellizzi Irpino lo avevano accompagnato nel nosocomio del capoluogo.

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Tornado ai fatti dell'altra sera, i sindacalisti confermano la versione diffusa da Nessuno tocchi Ippocrate: «All'invito degli infermieri di uscire dal triage e a dirigersi verso la sala d'attesa esterna, l'incivile ha aggredito verbalmente e fisicamente un infermiere spintonandolo e tentando di schiaffeggiarlo». Il Nursind, dunque, esprime «massima solidarietà al collega aggredito ed è pronta a mettere a disposizione i propri legali per l'assistenza del caso, convinti del fatto che in un paese civile sia inaccettabile che gli infermieri siano quotidianamente aggrediti e gli aggressori non subiscano pene esemplari».

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