Moscati, pronto soccorso in sofferenza nonostante la diminuzione degli accessi

Moscati, pronto soccorso in sofferenza nonostante la diminuzione degli accessi
Lunedì 8 Agosto 2022, 08:37 - Ultimo agg. 10 Agosto, 08:48
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Un anno difficile. L'Azienda ospedaliera Moscati adotta il bilancio dell'esercizio (chiuso con un risultato positivo di oltre 5mila euro) e traccia il quadro di altri 12 mesi, queli del 2021, sotto la morsa del Covid.«L'Azienda si legge nel documento è rimasta ancora penalizzata dal perdurare della situazione pandemica, ma tuttavia è stata capace di riprendere le attività di ricovero e di specialistica». Le maggiori difficoltà, nemmeno a dirlo, in pronto soccorso dove però, unica nota positiva, si registra per il secondo anno consecutivo una diminuzione drastica degli accessi impropri (anche perché i periodi di grossa diffusione del virus sono stati caratterizzati da una maggiore cautela nel rivolgersi alla struttura di emergenza-urgenza per patologie non gravi). «L'anno 2021 è stato condizionato in parte così come accaduto per l'anno 2020 dal periodo emergenziale determinato dalla pandemia da Sars-Cov-2 e dalla successiva necessità di procedere alla campagna vaccinale per interni estesa ai pazienti fragili in carico alla struttura».

Nello specifico, l'Azienda, ospedale di riferimento dell'area cittadina e centro di riferimento per l'intera provincia ma negli ultimi anni anche per i comuni della provincia di Napoli al confine con il Mandamento e il Vallo di Lauro, «ha dovuto fronteggiare la gestione del fenomeno emergenziale che ha investito il territorio, con il coinvolgimento di tutte le strutture aziendali, in particolare il pronto soccorso, le Malattie infettive, l'Anestesia e Rianimazione e in modo secondario di altre quali Medicina d'urgenza, Unità Fegato, Pneumologia, Medicina interna, Chirurgia vascolare e Chirurgia d'urgenza».

Inoltre, anche il Laboratorio di Microbiologia e Virologia «è stato investito da una grande pressione, quale laboratorio di riferimento per l'esecuzione dei tamponi naso faringeo, sia per i propri dipendenti e ricoverati, che per gli ospedali della Asl di Avellino oltre che, a partire dai primissimi mesi del 2021, alla imponente campagna vaccinale messa in atto a disposizione di tutti i dipendenti e ditte esterne nonché ai pazienti ricoverati fragili e pediatrici della struttura». Pertanto lo stato emergenziale, protratto per tutto l'anno 2021, ha comportato una conseguente contrazione delle attività di ricovero in elezione (ricoveri programmati) e di specialistica ambulatoriale. Questa condizione «ha reso impossibile assegnare per l'anno 2021 obiettivi specifici al personale dirigente, determinando quale obiettivo preminente la gestione dell'emergenza nonché la gestione della campagna vaccinale».

Al netto di ciò, la prospettiva dalla quale il management del Moscati si è mosso nel corso dell'esercizio 2021 «è andata quindi nell'ottica della prosecuzione delle attività» e «a fasi alterne, la ripresa della curva dei contagi ha costretto a chiusure e alla riduzione delle attività». Con queste dovute premesse, «si evidenzia che le attività di ricovero hanno registrato, per l'anno 2021, 16mila 343 ricoveri complessivi rispetto ai 22mila e 91 ricoveri complessivi dell'anno 2020». Così articolati: 16mila 343 ricoveri ordinari (22mila e 91 nel 2020) e 6mila e 34 ricoveri di day hospital e day surgery rispetto (5mila 560 nel 2020).

Il Moscati, ammettono i vertici aziendali, «ha difficoltà operative e organizzative per le attività di pronto soccorso che, come noto, proliferano anche per un uso inappropriato del servizio». È confermato, però, come per il 2020 la riduzione drastica anche per il 2021 di codici bianchi e verdi (la maggior parte, di solito, accessi impropri). Al triage, sono stati macinati gli stessi numeri del 2020 (33mila 649 accessi rispetto a 33mila 088). Numeri quasi dimezzati rispetto al periodo pre-covid, quando, nel 2019, si toccò quota 62mila 668.
an. pl.

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