Movida ad Avellino, in via De Concilij
riparte la protesta contro il caos notturno

Movida ad Avellino, in via De Concilij riparte la protesta contro il caos notturno
di Flavio Coppola
Mercoledì 25 Agosto 2021, 10:30
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Far west a via De Concilij, ingorghi e schiamazzi al centro storico. L'amministrazione Festa finisce di nuovo sotto accusa per la movida sregolata di questa calda coda dell'estate. Nuova missiva al sindaco e al prefetto, con tanto di messa in mora delle istituzioni. È l'ennesimo appello che giunge dai cittadini esasperati per ciò che accade tra il Corso e viale Italia. Contemporaneamente, il degrado e le code che si formano nel cuore antico rinfocolano la protesta dei commercianti e de residenti, che avevano raccolto 300 firme contro una pedonalizzazione oggettivamente poco ragionata dal punto di vista della viabilità. Tutti i problemi denunciati con forza a partire da luglio sono rimasti insoluti. Ma l'amministrazione di Palazzo di Città sembra aver chiuso definitivamente le porte del dialogo. A Ferragosto, il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza aveva deciso di sospendere pure l'ordinanza che chiudeva al traffico via De Concilij nel fine settimana. Il dispositivo non è stato riproposto nemmeno nell'ultimo week end. Ma il malcontento del comitato civico che comprende anche via Barone e via Montuori è di nuovo alle stelle. Una denuncia ai carabinieri era stata inoltrata, tra le altre cose, per il danneggiamento di un'auto. Ma ci sono anche video di ragazzi che preparano spinelli, vetri rotti e risse.

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Una famiglia di via Barone ha scritto a Festa, al prefetto Spena, al comandante dei vigili, Arvonio, e al Questore, Terrazzi.

Il signor Feliciano Ricciardelli, a nome della sua famiglia, denuncia «i ripetuti assembramenti di giovani a partire dalle 23 e fino anche alle ore 4, che comportano continui schiamazzi». Impossibile dormire di notte, «questa richiesta di intervento si legge nella missiva - è conseguenza di una situazione che ormai è fissa tutte le sere, e che, sempre più spesso, si associa con la diffusione musica ad alto volume proveniente dalle autoradio, con la corsa di moto e l'utilizzo improprio di fuochi d'artificio». Una vera e propria Babilionia - quella descritta dai cittadini - che si consuma indisturbata al centro città. Il problema è che la pandemia ancora in corso rappresenta un'aggravante inaccettabile. «Via Barone lamenta l'uomo - è una specie di zona franca, dove i ragazzi si sentono autorizzati a fare di tutto: bere alcolici, lasciando poi bottiglie per strada, consumere pasti, lasciando residui organici sui marciapiedi, urinare nei cortili privati, cantare a squarciagola, regolare conti, anche in modo violento. Il tutto in disprezzo delle più elementari norme igieniche in materia di prevenzione anti-Covid, anche perché nessuno utilizza la mascherina obbligatoria». Una denuncia, insomma, gravissima, rispetto alla quale il padre di famiglia rilancia le richieste che il comitato dei cittadini ha più volte indirizzato, invano, al Comune: «Si preveda un idoneo servizio di vigilanza che impedisca il ripetersi delle situazioni fin qui denunciate, o si istituisca un posto fisso di controllo notturno delle forze dell'ordine in corrispondenza dell'incrocio Via Montuori e via Barone». Altre volte, sono state invocate pure le telecamere. E, visti i precedenti, stavolta c'è anche la «messa in mora delle istituzioni, ognuna per le proprie competenze, in merito ad eventuali danni materiali e morali che gli stessi possono patire a seguito del protrarsi delle situazioni denunciate». Esasperazione alle stelle, insomma, ma l'allarme degrado arriva fino al centro storico. Nell'ultimo fine settimana, i commercianti e i residenti contrari alla pedonalizzazione hanno filmato gli ingorghi che si sono verificati, puntualmente, a via Nappi, e segnatamente nella traversina che vira verso Piazza del Popolo. Un vero e proprio imbuto. Ma c'è anche chi ha postato sui social le foto delle decine e decine di bottiglie di vetro e di rifiuti abbandonati sotto i porticati dai giovani che ormai usano assieparsi e assembrarsi in quella zona del cuore antico. Scarsi i controlli, molti i disagi tra urla e schiamazzi. E riecco la protesta: «I residenti hanno denunciato più volte che la situazione è incresciosa ricorda il gioiellerie Raoul Pascucci ma il problema viene ignorato». Rino De Vinco, della locale agenzia di viaggi, non ci gira intorno: «L'isola pedonale va concertata e concepita in maniera diversa da come è stata realizzata questi mesi. Deve essere pensata per il benessere di tutti i cittadini - conclude - e non dei soli ristoratori».

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