Mugnano, continua il giallo dell'Apecar: lei morta senza un perché, lui sotto choc

La dinamica non è stata ancora chiarita

L'apecar della donna morta trovata nell'Irpinia
L'apecar della donna morta trovata nell'Irpinia
di Giuseppe Guerriero
Domenica 19 Marzo 2023, 09:13 - Ultimo agg. 21 Marzo, 09:32
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Lui l'hanno trovato disorientato e privo di memoria tre giorni fa. Lei 24 ore fa in un canalone priva di vita. Si tinge di giallo la morte di Grazia Prisco, la donna di 80 anni il cui cadavere è stato ritrovato venerdì sulle colline di Mugnano del Cardinale. La persona che l'accompagnava era stata rintracciata in precedenza ma non aveva dato indicazioni utili a carabinieri, vigili del fuoco e uomini della sezione alpina della Guardia di finanza di Sant'Angelo dei Lombardi impegnati da giorni nelle ricerche. Dell'ottantenne originaria di Sarno si erano perse le tracce da sabato 11 marzo, quando con l'Apecar, in compagnia de suo conoscente, aveva raggiunto, per motivi ancora ignoti, il territorio irpino, a 30 chilometri da casa sua. Grazia Prisco era ritornata a vivere a Sarno dopo diversi decenni. Il marito e i suoi due figli erano morti in un incidente stradale negli Usa. Un giallo che potrà forse risolvere l'esame autoptico sul corpo della donna, previsto per l'inizio della prossima settimana.
La procura della Repubblica di Avellino sulla vicenda ha aperto un fascicolo, il magistrato conta sui risultati dell'autopsia per dare un senso a quella morte. Nessuna ipotesi al momento viene esclusa.



A far scattare le ricerche di Grazia Prisco è stato proprio il compagno, fermato in stato confusionale nella serata di martedì nei pressi di Baiano.

L'81enne ha riferito ai militari della locale Compagnia dei Carabinieri di non ricordare nulla di quanto accaduto, ma ha lasciato intendere che Grazia Prisco era rimasta in una zona di montagna. Le operazioni, coordinate dai Carabinieri, dai Vigili del Fuoco e dalla Guardia di Finanza, si sono concentrate proprio nella zona di Mugnano del Cardinale, dove era stata effettuata l'ultima rilevazione del cellulare in possesso della donna, e dove la donna era stata vista l'ultima volta. Una parrucchiera su via Nazionale delle Puglie l'avrebbe fatta entrare in negozio per consentirle di usare il bagno.


La svolta è arrivata venerdì quando un agricoltore ha avvertito i carabinieri della presenza di un'Apecar nei pressi di un noccioleto antistante il laghetto Acqualonga nel territorio di Mugnano del Cardinale. L'unità cinofila della Finanza di Sant'Angelo dei Lombardi, con il cane Jaque ha rilevato a pochi metri dal mezzo una giacca della donna, seguendo la traccia, ha raggiunto il suo corpo in stato di decomposizione. Per il recupero del cadavere, trasportato presso l'obitorio dell'ospedale Moscati di Avellino, si era mobilitato l'elicottero dei vigili del fuoco, il forte vento ha impedito che si levasse in volo e i soccorritori hanno dovuto trasportare a braccia dal vallone il cadavere.


Il mistero sul perché Grazia Prisco si trovasse prima a Mugnano del Cardinale, e poi sul come sia finita nell'area collinare teatro del tragico epilogo, resta da chiarire. Probabilmente i due sono arrivati nella zona impervia avendo sbagliato senso di marcia. Abbandonata la strada Nazionale, i due avrebbero imboccato un sentiero per errore. Poi probabilmente il mezzo è andato in avaria, forse l'uomo ha battuto il capo: gli stato diagnosticato un trauma cranico, ed è ricoverato presso l'ospedale di Sarno.

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