Ha accusato un malore, chiesto aiuto ad alcuni amici e connazionali ospiti in un CAS a Dentecane, frazione di Pietradefusi, ma ogni tentativo di soccorso e rianimazione si è rivelato purtroppo vano. Non ce l'ha fatta un migrante ventinovenne di origini bengalesi da qualche mese trasferito nel centro di accoglienza straordinaria ricavato in una palazzina privata al centro del borgo del Medio Calore.
Era giunto in Italia a bordo di un gommone, come tutti i disperati in fuga dai Paesi natali, per rifarsi una vita e ritentare la sorte, invece, il destino gli ha voltato le spalle in prossimità della fine dell'anno.
Il sindaco di Pietradefusi, Nino Musto, è stato a sua volta informato della disgrazia e così i responsabili della Prefettura di Avellino. In un primo momento proprio dal Palazzo di Governo si erano attivati per le pratiche inerenti la sepoltura, secondo il rito musulmano, del giovane migrante deceduto.
Successivamente il sindaco è stato investito della responsabilità di provvedere al trasferimento della salma del ventinovenne dal CAS alla sala mortuaria del cimitero locale, a causa della difficoltà a reperire altrove un posto degno dove tumulare il corpo. Oggi, dopo il nullaosta della Prefettura e delle autorità sanitarie, si procederà alla sepoltura dello sfortunato ospite originario del Bangladesh.