Neve ad Avellino, disagi in periferia:
niente spazzaneve a San Tommaso

Neve ad Avellino, disagi in periferia: niente spazzaneve a San Tommaso
di Flavio Coppola
Domenica 14 Febbraio 2021, 12:06 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 20:02
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Bene il centro, meno pulite le periferie. Ma l'allarme resta basso e regge complessivamente il piano predisposto dal Comune. L'emergenza neve non travolge il capoluogo I disagi risultano ridotti al minimo. Il Centro operativo di Controllo di Piazza del Popolo monitora l'andamento della giornata, stabilendo la strategia particolare sulla base dei bollettini della Protezione civile.

E non si rendono necessari interventi ulteriori rispetto a quelli pianificati nei mesi scorsi dal settore Protezione civile ed agli affidamenti già disposti. La suddivisione della città in 7 zone, affidate ad altrettante imprese, ciascuna con un'area di competenza, produce i suoi frutti nelle prime ore della mattinata.

Nella notte era stato sparso il sale.

Così la viabilità funziona bene. Libera la variante, sicura la bretella del «Fenestrelle», che collega la periferia al centro, anche gli accessi ad est e ovest del capoluogo si mostrano puliti. Le automobili circolano in sicurezza soprattutto al centro. Funziona l'accesso alla «Città Ospedaliera», sorvegliata speciale, e al suo Pronto soccorso. Ma anche sul Piazzale degli Irpini i bus dell'Air, in entrata ed in uscita dal terminal, non riscontrano problemi di sorta. Meno accurata la pulizia delle strade nei quartieri. È il solito copione.

A San Tommaso come a Valle e Rione Parco, mezzi spazzaneve non se ne vedono e sono le automobili, col proprio transito, a liberare le strade dalla neve.

Nel pomeriggio, la coltre si infittisce e le arterie si imbiancano nuovamente. La situazione si fa più complicata. Ecco le prime criticità. I mezzi sono chiamati più volte ad intervenire alla discesa del Cimitero, all'altezza di via Tedesco. Punti nevralgici della città, la salita di Bellizzi, gli accessi di via Tuoro Cappuccini, la rampa di Santa Maria delle Grazie e contrada Bagnoli. Qui l'impresa incaricata sparge il sale col piccolo trattore. Alcuni alberi crollano sotto il peso della neve e del vento.

Le piante distruggono la recinzione di un'abitazione privata e invadono parte della stradina. Sono le contrade rurali, come via Bosco dei Preti e Acqua del Paradiso, ad impegnare ulteriormente gli operai. Cinque pattuglie dei vigili urbani presidiano le proprie zone di competenza e allertano le imprese fino alle 21, ogni volta che la situazione lo richieda. I mezzi vanno e vengono dal deposito di via Piave, nell'ex scuola «Dante», dove le scorte fanno sapere da Palazzo di Città sono copiose. Con le scuole chiuse e la temperatura appena sopra lo zero, il nevone non arriva. I pochi centimetri che si depositano risultano gestibili. Parchi e ville comunali sono rimasti chiusi, e secondo le istruzioni impartite agli uomini dell'Acs, saranno off limits almeno per l'intera giornata odierna. Il bilancio finale è dunque tutto sommato positivo.

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Il pericolo, a questo punto, è rappresentato dal ghiaccio. Per questo, ieri sera, come da programma, sono stati allertati tutti i mezzi spargisale. Obiettivo: evitare la formazione di punti di pericolo e lastroni nelle gelide ore notturne. Dal canto suo, l'amministrazione, forse memore degli illustri e poco edificanti precedenti del 2012, sceglie il basso profilo e sfugge alle dichiarazioni pubbliche. Tace l'assessore al ramo, Antonio Genovese. Il sindaco, Gianluca Festa, non si concede nemmeno nell'ormai consueta diretta social. Ma entrambi seguono con attenzione la situazione. In realtà, in trincea, resta soprattutto il settore Protezione civile.

Pallino nelle mani dei tecnici comunali, che si interfacciano in tempo reale con i vigili e con le imprese private in strada. A questo punto resta da comprendere come si organizzerà il capoluogo sul versante delle scuole per domani. L'ordinanza con cui il primo cittadino ha chiuso tutti i plessi comunali, per ragioni di rischio connesse proprio all'allerta meteo, infatti, è scaduta.

Salvo colpi di scena e aggravamenti improvvisi delle condizioni meteorologiche, si tornerà in presenza. Studenti in classe dalle scuole dell'infanzia alla secondaria di primo grado. Caso più unico che raro, stavolta viene meno anche la consueta polemica politica. E non arrivano segnalazioni di sorta nemmeno dai quartieri. Buona la prima, dunque, ma l'ondata di maltempo durerà fino alla tarda serata odierna.

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