Avellino, petizione al procuratore:
«No allo smaltimento di piombo»

Avellino, petizione al procuratore: «No allo smaltimento di piombo»
di Flavio Coppola
Giovedì 14 Febbraio 2019, 09:10 - Ultimo agg. 10:17
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Una petizione popolare indirizzata al Procuratore della Repubblica di Avellino, Rosario Cantelmo. Borgo Ferrovia si prepara alla mobilitazione per scongiurare la realizzazione di una fonderia per il piombo nel nucleo industriale di Pianodardine. Si tratta di un impianto per il trattamento dei rifiuti metallici, pericolosi e non, per il quale è già fissata una conferenza dei servizi, presso gli uffici della Regione, a Collina Liguorini, il prossimo 28 febbraio. Al grido di protesta degli ambientalisti dell'associazione «Salviamo la Valle del Sabato», che già si sono sollevati, si aggiungono ora le vere e proprie barricate annunciate, in tandem, dall'ex consigliere comunale «Popolare», Alberto Bilotta, e dal parroco di Borgo Ferrovia e Pianodardine, Don Luigi Di Blasi.
 
La presa di posizione è durissima. Il messaggio a Cantelmo è accorato: «Ci rivolgiamo a lei, signor Procuratore - perché, così come è stato determinante per la soluzione del problema dell'Isochimica e dello Stir, intervenga altrettanto decisamente per questa nuova bomba ecologica, scongiurando così il rischio che venga installata nella zona di PianodardineBorgo Ferrovia».
La petizione, dunque, è già partita. «Noi abitanti di Pianodardine scrivono i due a Cantelmo - siamo costretti a rivolgerci ancora una volta alla sua persona per evitare che nella nostra zona si aggiunga una nuova iniziativa imprenditoriale tesa ad aggravare il disastro ambientale già consumatosi». Il messaggio è tanto semplice quanto efficace: Borgo Ferrovia e Pianodardine sono sature. Bilotta e Don Luigi Di Blasi ricordano pure di essersi rivolti al Procuratore con successo, tempo addietro, contro la realizzazione di un altro impianto dei rifiuti. «Ma questa volta osservano - la questione è ancora più grave perché, da quello che si è appreso, si tratta di un impianto per riciclare pallini di piombo e per la gestione di rifiuti pericolosi. Nella relazione di accompagnamento sottolineano - è scritto addirittura che è previsto l'acquisto e l'installazione di un forno di fusione». Proprio così. L'operazione interesserebbe anche altri metalli pesanti: rame, bronzo e ottone. Di qui, il grido d'allarme: «E' un impianto pericolosissimo e fortemente inquinante, che prevede lo smaltimento e la gestione di circa 10 tonnellate al giorno di rifiuti». Ma i portavoce di Borgo Ferrovia pongono in risalto anche un altro aspetto. La richiesta della «Customs performance bullets Srl» era partita il lontano 23 maggio. «Nessuno aveva detto una parola e tutto si è svolto sottotraccia. Ora siamo alla fine, con la conferenza dei servizi che dovrà esprimere il parere definitivo».

I residenti sperano in ben altro futuro per il popoloso quartiere avellinese. E ricordano alcune delle iniziativa più ambiziose in programma in un'area della città tristemente nota per la tragedia dell'ex Isochimica: «Il processo di risanamento avviato in questa zona non può essere rovinato perché chi è preposto a decidere si addormenta o vive senza memoria. Il Rettore dell'Università di Salerno ricordano - crede in Borgo Ferrovia come sede degli studenti fuori sede che, con l'elettrificazione della rete ferroviaria, in pochi minuti coprirà la tratta AvellinoFisciano».
Ed ancora: «La Soprintendenza ha avviato la procedura per il vincolo storico sulla stazione ferroviaria. A fronte di queste due belle iniziative per il nostro territorio c'è chi pensa di continuare ad avvelenarci».
La mobilitazione del quartiere, insomma, non si è fatta attendere. Il progetto industriale prevede un opificio di soli 182 metri quadrati, ma in un'area di ben 18.000. Il ciclo previsto contemplerebbe la ricezione dei rifiuti di metallo, lo stoccaggio in apposite aree di rimessa, e per finire il loro recupero. I lingotti, ottenuti dalla fusione a 400 gradi, sarebbero stoccati in attesa di essere venduti ai committenti. A questo punto, la conferenza dei servizi del prossimo 28 febbraio, alla presenza dei rappresentanti di Regione, Provincia, Comune, Asl, Arpac, Ato rifiuti, Ente idrico della Campania, Asi, all'Autorità di Bacino e Vigili del fuoco, si preannuncia incandescente.

 
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