Novolegno, scatta la tregua romana:
stop licenziamenti e Cig per un anno

Novolegno, scatta la tregua romana: stop licenziamenti e Cig per un anno
di Luigi Pisano
Mercoledì 10 Aprile 2019, 12:00
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Un anno di cassa integrazione, per bloccare la procedura di licenziamento e per sfruttare bene i dodici mesi a disposizione, un tempo utile alla luce del possibile arrivo di un nuovo imprenditore interessato alla Novolegno, la fabbrica che il gruppo Fantoni ha deciso di cancellare dal panorama industriale irpino. È quanto è emerso dal secondo tavolo che si è svolto al Mise, tra i sindacati di categoria, la holding friulana presente con il consigliere di amministrazione, Giorgio Barzazi, il direttore di stabilimento Pitton, il sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano, la Regione e Confindustria.
 
Nella sede dell'Unione degli Industriali, peraltro, giovedì mattina, tavolo tecnico con tutti i protagonisti della vicenda, per iniziare la procedura in attesa dell'ultimo passaggio al Ministero dello Sviluppo Economico, per la ratifica, entro il dieci maggio. Un piccolo passo in avanti, visto che la proprietà alla fine ha accettato la proposta sollevata dalla vice capo di gabinetto del ministro Di Maio, Giorgio Sorial. Nel frattempo, oltre al tavolo territoriale con le organizzazioni sindacali, la Regione avvierà percorsi formativi per i lavoratori. «Abbiamo strappato questo accordo per la cassa integrazione per dodici mesi e poi vedremo cosa fare per salvare l'azienda spiega il sindaco Tropeano -. Ora, ci sarà un incontro a livello locale, tra organizzazioni sindacali, lavoratori e proprietà, per stabilire alcuni punti fondamentali. Un piccolo passo, ma importante. Sorial, per giunta, ha gestito la vicenda in maniera autorevole ed efficace. Ora abbiamo un altro anno di tempo e magari in questi mesi qualcuno si farà avanti. Attenzione, però: non abbiamo ancora risolto nulla. Questo è soltanto l'inizio e dobbiamo lavorare ancora tanto per far fronte a questa vertenza. Occorre capire e valutare la soluzione migliore, per poter continuare questo tipo di produzione nel nostro territorio». Un piccolo obiettivo raggiunto, ma le sigle sindacali non hanno per nulla intenzione di abbassare la guardia. «Siamo riusciti dice Toni di Capua, della Fillea Cgil - ad ottenere la cassa integrazione per un altro anno e in questo modo si blocca la procedura di licenziamento. Ora, a tal proposito, la comunicazione del nuovo incontro nella sede dell'Unione degli Industriali, domani mattina, sarà utile per discutere della questione. Dopo il 6 maggio, quindi, saremo di nuovo al Mise, prima della chiusura totale della procedura, ovvero prima dei 75 giorni». Produzione ferma, intanto, nello stabilimento di Arcella di Montefredane, per un problema di sicurezza legato agli impianti. «È una boccata di ossigeno afferma Giovanni Lo Russo, della Filca Cisl Il nostro obiettivo, ovvero scongiurare il licenziamento, per ora è stato raggiunto e questo anno di cassa integrazione è importante per un piano sociale. Si apre la cassa integrazione, si apre lo scenario sul piano sociale appunto». Un po' di respiro, per i 117 dipendenti della fabbrica specializzata nella produzione di pannelli mdf. Ieri mattina, peraltro, davanti al Mise, sit-in pacifico di circa ottanta lavoratori, giunti a Roma con un pullman e diverse auto private. «Questi ammortizzatori sociali commenta Carmine Piemonte, della Uil rappresentano un piccolo traguardo. Ora la procedura si svilupperà nel corso del prossimo tavolo tecnico in Confindustria, dove inizierà l'avvio della cassa integrazione. C'è stato un impegno da parte del governo e anche i sindacati hanno convinto l'azienda ad utilizzare questo percorso, per recuperare la situazione dal punto di vista sociale. Il gruppo Fantoni non poteva lasciare questo territorio dalla sera alla mattina. Siamo in parte soddisfatti, però, con l'impegno, nei prossimi dodici mesi, di cercare tutte le soluzioni possibili, affinché si possa trovare qualche imprenditore pronto a rilevare la Novolegno. Su suggerimento del governo, inoltre, l'azienda è stata invitata anche ad individuare un percorso per modificare la struttura aziendale».
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