Nuovo stadio ad Avellino, la partita in consiglio comunale

All'esame il progetto da 60 milioni di euro presentato dall'Us Avellino

L'impianto sportivo
L'impianto sportivo
di Rossella Fierro
Venerdì 20 Gennaio 2023, 10:17 - Ultimo agg. 10:18
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La prima partita del nuovo «Partenio-Lombardi» si deciderà, molto probabilmente, ai tempi supplementari. L'approvazione della dichiarazione di pubblica utilità del progetto di riqualificazione dello stadio arriverà oggi in consiglio comunale. Una seduta che potrebbe slittare alla seconda convocazione, già calendarizzata per lunedì pomeriggio, ma destinata ad infuocare il dibattito politico.

All'attenzione dell'assise la dichiarazione già approvata dall'amministrazione Festa al termine di una lunga conferenza dei servizi che ha esaminato il progetto da 60 milioni di euro presentato dall'Us Avellino.

L'intervento proposto dalla società, che punta ad aggiudicarsi la concessione del diritto di superficie dello stadio per 90 anni, prevede la costruzione di una struttura ex novo con l'obiettivo di dotare Avellino di un impianto da 21.500 posti, con parcheggi interrati e seminterrati, con 20.000 metri quadrati di spazi da destinare ad un centro medico, un museo interattivo dell'Avellino calcio, attività commerciali, sportive, culturali ed un grande ristorante panoramico. Un disegno ambizioso che riguarda anche la valorizzazione della zona circostante, con la previsione di molte aree verdi e di una grande piazza, con un piano economico finanziario che prevede, a carico del proponente l'investimento totale, compresi i costi di eventuali espropri, mentre per i ricavi si basa su una diversificazione degli introiti stessi, visto l'ampliamento dell'offerta di usi di interesse per la comunità oltre che su un incremento dei guadagni da biglietteria ed abbonamenti per il miglioramento dei servizi offerti ai tifosi.


Un progetto per ora definitivo, che diventerà esecutivo in una seconda fase, ma che chiama già in causa l'assise per l'approvazione della pubblica utilità, passaggio obbligato per la necessaria variante del Piano urbanistico comunale vigente. Ed è proprio questo che non convince la minoranza. «Non siamo contro la riqualificazione dello stadio, ma ogni passaggio va chiarito preliminarmente, nella sede deputata che è il consiglio comunale, nell'interesse del Comune, della città e anche della società sportiva. C'è un chiaro tema di opportunità politica, visto che l'Us Avellino è di Angelo Antonio D'Agostino, alleato politico del sindaco Festa, che non permette di demandare i passaggi successivi ad una trattativa riservata tra esecutivo e proponente», è il commento di Nicola Giordano, esponente del Pd. «Restano irrisolti alcuni nodi come l'esenzione dei tributi e il diritto di superficie, oltre la diversificazione della gestione tra parte sportiva e parte commerciale per garantire la continuità della seconda a prescindere dalle sorti della prima. Questioni che non possono essere rimandate, la città deve conoscere adesso, con chiarezza, quali sono le condizioni effettive del project. La dichiarazione di pubblica utilità - aggiunge Giordano - non è un adempimento burocratico, ma un atto strettamente legato a prospettive e condizioni dell'opera che deve prevedere una compensazione equa tra l'interesse pubblico e quello privato». Per Nando Picariello, capogruppo del M5s, «la commissione urbanistica avrebbe dovuto esprimere ieri un parere sulla delibera che andrà in consiglio, ma la maggioranza è risultata assente. Su 5 membri ero presente solo io, un fatto che ha rilevanza politica visto che si andrà in aula senza alcuna valutazione preventiva delle commissioni Urbanistica e Trasparenza. Ciò fa molto dubitare sull'operazione in corso».


Un progetto invece senza ombre per la maggioranza: «La legge consente già da anni di realizzare nuovi stadi attraverso investimenti pubblico-privati perché altrimenti non ci sarebbe convenienza. Sfido chiunque a non dichiarare di pubblica utilità un'opera che punta a riqualificare un'area della città, oltre che lo stadio stesso, che necessita di una trasformazione», commenta Diego Guerriero, componente della commissione urbanistica. «I livelli di progettazione consentiranno strumenti di controllo e capacità di visione sugli aspetti strategici come, ad esempio, la mobilità. Se nelle fasi successive, o dalla discussione in consiglio, emergerà la necessità di ulteriori approfondimenti, li affronteremo - assicura il capogruppo di Viva la libertà - Credo che il nuovo stadio rappresenti uno dei risultati più importanti raggiunti dalla nostra amministrazione. Il sindaco si assume la responsabilità delle scelte, e questo consentirà ad Avellino di crescere. Speriamo di poter accompagnare, con un secondo mandato, anche la fase di realizzazione delle opere messe in campo».

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