Rifiuti, la rabbia degli operai di IrpiniAmbiente in Comune contro il sindaco

Drammatico faccia a faccia nell'aula consiliare

Rifiuti, la rabbia degli operai di IrpiniAmbiente in Comune contro il sindaco
di Alessandro Calabrese
Mercoledì 22 Marzo 2023, 08:55
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Nel secondo giorno di sciopero di IrpiniAmbiente le tensioni dei lavoratori, tenute a bada durante il corteo di lunedì, affiorano nell'attesa di parlare con il sindaco Gianluca Festa, esplodendo davanti al Comune di Avellino e facendo arrivare lo scontro direttamente in aula consiliare. «Qui si parla del nostro futuro, se il primo cittadino ha fatto una scelta, allora per portarla avanti deve avere il coraggio di confrontarsi in mezzo a noi». Questa volta gli operatori della partecipata dei rifiuti della Provincia non hanno accettato di attendere che si svolgesse il tavolo con i delegati dei sindacati di categoria ma hanno voluto partecipare di persona. Da questa esigenza nasce l'incontro allargato di ieri mattina che per motivi di sicurezza e ordine pubblico si è svolto nella sede del Consiglio, alla presenza di agenti di polizia e della Digos, carabinieri e vigili urbani.

Due ore di confronto in un clima teso e di aperta contestazione verso il primo cittadino e la scelta di costituire il sub ambito distrettuale e una società mista con un partner privato.

Con i lavoratori seduti negli spazi generalmente riservati al pubblico e i segretari delle sigle sindacali al tavolo di fronte a Festa, è partito il dibattito che in vari momenti si è molto animato.

Michele Caso, Uil, Francesco Codella, Fit Cisl, e Nunzio Marotta, Ugl Igiene Ambientale, hanno illustrato i timori che arrivano dalla «possibile formazione di altri sub ambiti, dopo l'esempio del capoluogo», oltre che dalla necessità di avere «garanzie sui posti di lavoro e sul fatto che il privato non li faccia saltare se venisse a mancare l'economicità prevista nell'espletare il servizio rifiuti». Chiesta anche «una fase di stand-by per riflettere su una soluzione migliore».

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Alcuni operai hanno contestato la definizione di "fallimentare" per il modello IrpiniAmbiente e sollevato dei dubbi sul fatto che l'imprenditore nei 9 milioni circa di costo del servizio annunciati da Festa possa trarre anche il suo profitto, precisando che «non c'è una paura del privato ma dei giochi politici che potrebbero andare a discapito dei dipendenti che dovranno passare in carico alla nuova società». Rispetto alle affermazioni del sindaco relative al fatto che la sua scelta è quella che farà vincere il Comune che risparmia, la comunità che avrà un servizio migliore e una Tari ridotta, e salverà i 100 lavoratori in organico che avranno garanzie del posto e di condizioni lavorative migliori, poi, gli animi si sono surriscaldati. Proteste veementi contro il primo cittadino, reo di aver indebolito, secondo gli operatori, il sistema uscendo dal meccanismo e, magari, salvaguardando solo la fetta di personale che il passaggio di cantiere impone entri nella nuova società pubblico-privata.

Un attacco confluito nelle parole del segretario regionale della UilTrasporti, Fabio Gigli, intervenuto proprio sulle certezze del percorso illustrato da Festa che guarderebbe solo i 100 lavoratori che passeranno con la società mista del Comune. «La forza in questo comparto sta nell'unione, qui al contrario si sta dividendo e la vertenza di IrpiniAmbiente è diventata un esempio in Campania. Scopriremo se la scelta strategica del Comune sarà quella giusta. Intanto dire salvo 100 lavoratori cosa significa? I restanti 500 finiranno in mezzo alla strada? Attenti ai "privati solidali" che si accontentano di margini ridotti di guadagno, economia significa anche abbassare i livelli di sicurezza e di qualità del servizio. Vedere una realtà del genere disperdersi è una sconfitta per tutti. Mi auguro si trovi una soluzione condivisa. Nel frattempo meglio prendersi una pausa di riflessione».

Alla fine, però, il confronto si è chiuso con un nulla di fatto. Ma non è detto che le manifestazioni sindacali siano concluse. D'altra parte la tenda-presidio in piazza Libertà sarà ancora attiva fino a domenica. Intanto, da ieri sera sono ripresi i conferimenti e da questa mattina il ritiro dei rifiuti, il cui blocco tanti disagi ha causato nei 103 comuni irpini serviti da IrpiniAmbiente. Il servizio riprende in piena regola dopo i due giorni di sciopero secondo il calendario dei singoli comuni.
 

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