Ore 10, la verità sul revolver
trovato accanto a Masucci

Ore 10, la verità sul revolver trovato accanto a Masucci
di Alessandra Montalbetti
Martedì 16 Gennaio 2018, 12:20 - Ultimo agg. 13:27
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Almeno due i colpi di pistola che saranno fatti esplodere con l'arma del noto professionista Ugo Masucci. Esplosione che avverrà nei locali dei Ris di Roma, a partire dalle 10 di questa mattina, alla presenza degli esperti, per ulteriori accertamenti. La famiglia della vittima non ha nominato alcun consulente balistico per questo tipo di prove, riservando massima fiducia negli specialisti dei Ris.

Esame suppletivo necessario in quanto le cartucce contenute nel caricatore dell'arma rinvenuta accanto al corpo senza vita di Ugo Masucci, sarebbero di tipo non convenzionale e dunque non rientrano nella banca dati del reparto investigazioni scientifiche.

Il reparto speciale della Capitale eseguirà ulteriori esami al fine di stabilire con certezza se l'arma rinvenuta accanto al corpo privo di vita del 73enne, noto dentista avellinese, abbia esploso o meno i proiettili rinvenuti dagli inquirenti sulla scena del delitto. Accertamento che una volta ultimato stabilirà con assoluta certezza la compatibilità assoluta tra la pistola rinvenuta e sequestrata con i proiettili rivelatisi mortali per il professionista. Esami che contribuiranno a comprendere cosa sia accaduto all'interno della casa dell'odontoiatra avellinese a distanza di un mese dal ritrovamento del suo corpo esanime all'ingresso della villetta di contrada Archi.

Una scena agghiacciante quella che si presentò dinanzi agli occhi della figlia, insospettitasi per l'assenza del papà nello studio dentistico di via Tagliamento. Dunque si allungano i tempi per la conclusione degli accertamenti peritali eseguiti presso il nucleo speciale investigazioni scientifiche di Roma. Infatti nel fine settimana scorso erano previsti i primi risultati degli esami scientifici sui reperti biologici rinvenuti dai carabinieri dei ris all'interno della villetta di contrada Archi. I militari acquisirono tantissimi oggetti tra cui mozziconi di sigarette, le parti di intonaco attinte dai colpi d'arma da fuoco, gli abiti della vittima, le chiavi di casa di Ugo Masucci per isolare eventuali tracce degli aggressori del dentista.

Inoltre i militari del reparto speciale dell'Arma provvidero ad acquisire anche materiale biologico, come quello prelevato durante l'esame autoptico sotto le unghie del medico, così come un capello rinvenuto sugli abiti della vittima.
 

E proprio dai risultati delle analisi eseguite sui reperti organici prelevati dai carabinieri dei Ris durante il sopralluogo nella villa di contrada Archi, potrebbero arrivare le prime risposte sulla morte dell'odontoiatra avellinese.
Gli inquirenti, dal materiale biologico che l'aggressore ha potuto inconsapevolmente lasciare sulla scena del delitto, durante l'azione violenta e nella colluttazione con il settantatreenne professionista, potrebbero risalire ad eventuali tracce di profili genetici differenti da quello della vittima.
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