Dopo tre anni, ad Avellino torna il Palio della botte

Sospesa nel 2020 a causa del Covid, torna la rievocazione medievale per le strade del centro storico

Il Palio della botte
Il Palio della botte
di Rossella Fierro
Mercoledì 9 Agosto 2023, 12:38 - Ultimo agg. 12:39
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Il Palio della botte torna dopo tre anni di stop a causa del Covid. Giunta alla ventisettesima edizione, la rievocazione della tradizionale gara medievale quest'anno subirà un cambio di percorso a causa del cantiere di Corso Umberto. Il corteo in abiti storici, che sfilerà venerdì e sabato a partire dalle 19, muoverà da Piazza Castello per percorrere poi la parte alta di Corso Umberto I e arrivare a Piazza Libertà.


È lungo queste strade che le sette contrade della città, Bellezze, Parco del Principe, Porta Beneventana, Porta Napoli, Porta Puglia, Terra e Tuoppolo, si affronteranno riproponendo la gara che anticamente veniva organizzata per ricordare la signoria dei Caracciolo e il ritrovamento del quadro della Madonna di Costantinopoli. Ed è proprio nella Chiesa di Costantinopoli che, ieri mattina, don Emilio Carbone, ha presentato la ventisettesima edizione dell'evento: «Sarà un palio rinnovato nello spirito dopo tre anni di stop che hanno provato duramente le famiglie e la comunità. Anche a causa del Covid, e dunque della forzata e silenziosa assenza di socialità e iniziative, adesso noto una gran voglia di uscire e divertirsi. Bisogna ricompattare i quartieri e l'intera comunità con iniziative di aggregazione da tenere tutto l'anno».


Un evento strettamente legato al centro storico, uno dei pochi che in passato accendeva i riflettori sul cuore antico della città. «Siamo felici dei lavori che stanno interessando Corso Umberto I, Piazza Castello ed altre stradine. Anche se questo comporterà un diverso percorso della gara e del corteo che quest'anno sarà modificato» aggiunge il parroco. E don Emilio Carbone chiede maggiore attenzione proprio per quella parte di centro storico lasciata ai margini dell'estate avellinese, i cui tanti eventi si fermano proprio prima di arrivare all'altezza della fontana di Bellerofonte che fa da confine con la zona a traffico limitato: «Anche i commercianti della zona lamentano una separazione rispetto al resto dell'area storica. È vero che Corso Umberto è un'arteria viaria fondamentale per raggiungere il resto della città, ma l'auspicio è che tutto il centro storico torni ad essere vivo e vissuto».


Anche quest'anno prima della gara sfilerà il corteo storico in abiti medievali, con il passaggio della carrozza del Principe Caracciolo e il carro con il tesoro. Le sette contrade in gara con i loro stemmi, i loro colori, le loro radici si incontreranno e si sfideranno, in maniera sana, accompagnati da cinquanta sbandieratori. Una tradizione da tramandare, aggiunge l'organizzatore, alle future generazioni: «Dobbiamo trovare persone motivate che possano migliorare e portare avanti il palio quando noi non ci saremo più. Il palio è patrimonio di tutti, che va avanti da anni perché la città lo vuole». Proprio in questa prospettiva, l'edizione di quest'anno vedrà protagonisti i bambini. Il palio di quest'anno, inoltre, sarà dedicato a Cesare Ventre, giornalista e poeta particolarmente devoto alle tradizioni cittadine, dalla zeza al palio della botte, scomparso a gennaio scorso: «Ragazzi come lui, che se vanno troppo presto, lasciano sempre un segno. La comunità di Bellizzi lo ricorderà insieme a tutti noi con grande affetto» aggiunge il prete.


L'appuntamento è per venerdì 11 agosto alle ore 19 a Corso Umberto con il palio dei bambini. Seguirà poi il sorteggio delle contrade con la preghiera alla Chiesa di Costantinopoli, gli spettacoli degli sbandieratori e dei piccoli sbandieratori, prima della seconda edizione del torneo Arcieri del palio. Sempre a partire dalle 19, sabato 12 agosto, da Piazza Castello partirà il corteo storico, con l'omaggio floreale e dei ceri alla Madonna Assunta, la benedizione delle contrade da parte del Vescovo, Arturo Aiello, la gara e la premiazione della contrada vincitrice del palio 2023.