Parco del Fenestrelle, Borrelli:
i tempi saranno brevi

Parco del Fenestrelle, Borrelli: i tempi saranno brevi
di Flavio Coppola
Domenica 15 Maggio 2022, 11:00
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Un milione di euro per la rinascita del Fenestrelle. È la stima delle spese necessarie per passare dalle parole ai fatti con il Parco intercomunale di interesse regionale che ora è all'attenzione di Palazzo Santa Lucia. Sull'iter per la costituzione, c'è l'impegno del consigliere regionale di «Europa Verde», Francesco Borrelli, a cui è stata inviata tutta la documentazione dell'imponente progetto condiviso dai Comuni di Avellino, Atripalda, Mercogliano e Monteforte: «Sono intenzionato a supportare questo percorso amministrativo e politico. Per questo, mi farò promotore di un tavolo di confronto con i 4 consiglieri regionali eletti in Irpinia e l'assessore Bonavitacola, che già aveva dato piena disponibilità ad essere parte attiva. Dobbiamo capire avverte tempi e costi. Perché una cosa è mettere a disposizione un fondo straordinario, altra risorse strutturali. Come facilitatore e sostenitore del progetto - assicura - voglio dare sostegno ai Comuni. Hanno fatto uno straordinario lavoro e mi batterò perchè la discussione si faccia in tempi rapidi». Intanto, la condizione ambientale di un'area dalle enormi potenzialità è drammatica. Stamattina, le associazioni ambientaliste si ritroveranno tra Isca Arciprete e Contrada Infornata per una pulizia straordinaria delle sponde del fiume. L'iniziativa suona come un monito per l'amministrazione del capoluogo e le istituzioni interessate. Ma Piazza del Popolo va detto ha coordinato nell'ultimo anno una programmazione ambiziosa, contenuta nei cinque elaborati curati dal settore Urbanistica, sotto la guida politica dell'assessore Emma Buondonno, e tecnica dell'architetto Luigi De Cesare. Vi si legge chiaramente cosa dovrà diventare l'area da 2,575 chilometri quadrati perimetrata nei 4 comuni e quanti soldi serviranno. Il Parco del Fenestrelle ospiterà «Sentieri tematici» di vario tipo: «Escursionistici», «Naturalistici», «Didattici», «Storici» e «Ciclabili». Vi saranno «Aree ludico-didattico-sportive», «Punti informativi», «Biblioteche e centri per i visitatori». Saranno parte integrante dell'infrastruttura il Museo provinciale e quello Civico, ma anche l'Osservatorio Astronomico di Montevergine». Il progetto prevede ancora «Aree pic-nic» e «Zone per il campeggio». Tra i servizi organici al Parco, i «Punti ristoro» e l'accesso alla Funicolare di Mercogliano.

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Sembra un sogno, ma non è gratis.

Il progetto, da questo punto di vista, testimonia grande concretezza. Il Parco del Fenestrelle va prima di tutto ripulito e bonificato. Per il risanamento ambientale e la messa in sicurezza degli argini, sono previsti 135.000 euro per chilometro quadrato. Dunque in tutto circa 300.000 euro. L'inquinamento nasce spesso dalla necessità di manutenere i collettori fognari o realizzarne di nuovi. Serviranno 165.000 euro per chilometro quadrato. E poi il monitoraggio ambientale del parco e la valorizzazione ecologica della zona umida, con 35.000, la cartellonistica e le staccionate dei Sentieri tematici, per 195.000 euro, le opere, le attrezzature e i servizi igienici per le Aree ludico-didattiche-sportive, con 85.000 euro, gli Info point» (40.000), le biblioteche (75.000), Musei e sale mostre (75.000), le strutture per l'Osservatorio Astronomico (25.000). Per le Aree picnic e i relativi servizi, sempre per chilometro quadrato, serviranno 32.000 euro, che diventano 35.000 per i Punti ristoro e 25.000 per collegarsi alla Funivia. Infine, per le Aree di sosta per le tende e i camper, occorrono 20.000 euro. Gli importi, moltiplicati per i 2,5 chilometri quadrati del Parco, portano il conto, appunto, ad un milione circa. Ma la documentazione prodotta dai Comuni è ricchissima. Nella Relazione tecnica, è presente una dettagliata analisi della componente biologica del Parco, con le sue ricchissime flora e fauna. Il Comune allega poi l'elenco dei valori, archeologici, architettonici e culturali presenti e il percorso storico del fiume. Vengono citati il Mulino dell'Infornta e della Macchia «ricoperti dai rovi», quello della Ferriera o di Sant'Antuono. Gli opifici e le cartiere di un tempo andato. La relazione urbanistica attesta la conformità del progetto ai piani vigenti, quella gestionale fissa gli obiettivi e le finalità del Parco: ambientali, economici, turistici. L'inventario delle «Bellezze naturali e degli immobili monumentali» delle aree, infine, elenca tutte le chiese e le opere di pregio. 

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