Parto record ad Avellino, due gemelli nati
con la stessa placenta e lo stesso sacco

Nella foto il ginecologo raffaele petta, Maria Grazia Perrotta e Domenico Avallone
Nella foto il ginecologo raffaele petta, Maria Grazia Perrotta e Domenico Avallone
di Ivana Infantino
Mercoledì 30 Marzo 2022, 11:50 - Ultimo agg. 17:29
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Parto straordinario alla clinica Malzoni di Avellino, nati due gemelli con la stessa placenta e nello stesso sacco. Un caso che, in base alle statistiche, si verifica due volte su 100 mila gravidanze. Ed è grande gioia per Maria Grazia Perrotta, mamma di due figli, che riesce, nonostante tutto, a dare alla luce le due bimbe Daniela e Clarissa, entrambe in ottima salute. Nove mesi fa la scoperta di una gravidanza che si prospettava ad alto rischio perché monocoriale e monoamniotica, con una serie di possibili complicazioni che, però, non spaventano la giovane donna di Eboli che decide insieme al marito, Domenico Avallone, di portarla comunque avanti affidandosi a Raffaele Petta, noto ginecologo, esperto in gravidanze a rischio. 

Si tratta di un caso raro (se ne verificano due su 100.000) con i due gemelli identici che si nutrono con la stessa placenta e sono nello stesso sacco amniotico.

Un’evenienza che «comporta un’alta incidenza di complicazioni fetali e materne» spiega il dottor Petta. «In particolare – continua il noto ginecologo salernitano - vi è la possibilità di morte di uno dei due gemelli in utero nel 50 per cento dei casi con handicaps gravi a carico dell’altro feto, poiché i gemellini, stando nello stesso sacco, facilmente possono creare nodi ed intrecci dei cordoni ombelicali con mancato apporto di sangue, probabilità assolutamente imprevedibile. Altre complicanze possibili sono il ritardo di crescita, la trasfusione tra i due gemellini, il polidramnios, la minaccia di parto prematuro e la gestosi». Per nove mesi la donna è stata attentamente monitorata con ecografie e flussimetrie ravvicinate, tracciati cardiotocografici e profili biofisici oltre ad esami ematochimici. 

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Alla 30esima settimana Maria Grazia viene ricoverata, in via precauzionale, nel reparto di ostetricia della clinica Malzoni, diretto da Annamaria Malzoni. A distanza di dieci giorni la nascita, con parto cesareo, eseguito in urgenza dal dottore Giuseppe Casarella aiutato dal dottore Gianmarco Miele, per via di una persistente riduzione della frequenza cardiaca di una delle due gemelline. Nascevano così, a distanza di una decina di minuti l’una dall’altra, Daniela, che presentava ben tre nodi veri, quindi con un rischio immediato per la vita, e Clarissa, attualmente in ottima salute, ricoverate nella terapia intensiva neonatale della Malzoni.

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