Pedonalizzazione del centro storico,
il Comune di Avellino è in ritardo

Pedonalizzazione del centro storico, il Comune di Avellino è in ritardo
di Flavio Coppola
Domenica 29 Maggio 2022, 11:00
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I varchi non sono ancora stati montati. Il tunnel è ancora chiuso. La «Zona 30» è tutta da costruire. L'amministrazione comunale non è pronta e la pedonalizzazione del centro storico, annunciata per dopodomani, slitta verso una dimensione temporale indefinita. La data non ufficiale che trapela da Piazza del Popolo, ora, porta al prossimo 8 giugno. A due giorni dall'avvio, indicato formalmente dall'amministrazione Festa per il primo giugno, passare ai fatti è ancora impossibile.

L'ambiziosa rivoluzione pedonale, infatti, necessita di una serie di adempimenti concreti di cui, al momento, non esiste traccia se non sulla carta. Da molte settimane, per la verità, la giunta e gli uffici hanno ordinato i sette nuovi pannelli Ztl che dovranno chiudere alle auto le strade del cuore antico, e trasmesso pure il progetto relativo al Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti. Ma l'unica Ztl visibile e funzionante è quella attivata nel 2019, su iniziativa del commissario straordinario, Giuseppe Priolo, per Piazza Duomo.

Stesso ragionamento per la segnaletica orizzontale e verticale necessaria per disciplinare in piena sicurezza il nuovo corso della mobilità interna al cuore antico: la «Zona 30». I totem e le strisce che dovranno garantire la circolazione alle sole biciclette, non oltre il limite dei 30 chilometri orari, sembrano destinati a comparire solo nelle prossime settimane. Ci vorranno soldi e giorni di lavoro. Per finire, i nodi più caldi e dibattuti: i parcheggi e la mobilità veicolare. Sul primo punto, aspettando che il progetto di riqualificazione dell'area di sosta di Campetto Santa Rita, con il tapis roulant e la scala mobile per il Seminario, diventi qualcosa di più di uno studio di fattibilità, l'amministrazione ha annunciato la messa a disposizione, per gli avventori, dell'autorimessa al piano terra di Palazzo di Città. Qui, per la verità, è tutto pronto: 80 posti disponibili (di sera perché di giorno ci sono i dipendenti dell'ente), certificazione antincendio da poco rinnovata, e parchimetro in bella mostra all'ingresso. Manca, però, l'atto amministrativo che segni l'apertura al pubblico del parcheggio, con l'indicazione della tariffa (dovrebbe costare 1,30 euro all'ora).

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Dulcis in fundo, l'amministrazione comunale è arrivata alla fine di maggio con il tunnel ancora chiuso. Dall'ultimo sopralluogo nel sottopasso della discordia, operato dalla commissione Lavori pubblici insieme all'assessore al ramo, Antonio Genovese, con rigoroso blocco alla stampa, era emerso ufficialmente l'ultimo ostacolo già conosciuto da mesi: l'assenza di una cabina elettrica che potesse dare energia sufficiente all'opera. Al di là del fatto che forse era il caso di pensarci nel corso dei 15 anni di gestazione dei lavori, ad oggi, la cabina dell'Enel non è ancora pronta. Senza il tunnel, evidentemente, la chiusura totale del centro storico innescherà un vero e proprio caos serale per la circolazione. Alla luce di tutto questo, appare comunque difficile che l'amministrazione riesca a chiudere tutto nel giro di una sola settimana. Quanto agli attrattori, qui i tempi sono certamente più lunghi: Dogana e Castello su tutti, non saranno pronti se non ci saranno nuovi intoppi prima del 2023. Nel frattempo, anche il confronto con le associazioni di categoria e con i residenti, al netto di alcuni contatti non ufficiali, sembra aver subito un chiaro rallentamento. La maggioranza degli esercenti e buona parte dei residenti si sono detti favorevoli, ma anche e soprattutto se ci saranno quei servizi che ad oggi mancano. Un'altra parte, sebbene minoritaria, si era invece espressa contro. Mentre l'opposizione aveva parlato senza mezzi termini di libro dei sogni. Aspettando la chiusura delle opere, la videosorveglianza e i progetti per la mobilità sostenibile, la pedonalizzazione del centro storico - anche stavolta sperimentale e fino a settembre - dovrà essere accompagnata quindi da un programma di manifestazioni estive all'altezza. Sul punto, l'assessore al Commercio e al Turismo, Laura Nargi, ha confermato che l'amministrazione comunale lavora ad un piano ambizioso. Sul livello di quello approntato con successo nell'ultima estate prima della pandemia, nel 2019. Anche qui, però, ci vorrà tempo per vedere gli atti. 

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