Piano parcheggi, pressing su Priolo:
«Il commissario ritiri la stangata»

Piano parcheggi, pressing su Priolo: «Il commissario ritiri la stangata»
di Flavio Coppola
Giovedì 25 Aprile 2019, 15:00
3 Minuti di Lettura
Ultima chiamata al commissario Giuseppe Priolo: bloccare la stangata sui parcheggi in città. A pochi giorni dalla partenza del nuovo piano sosta, che dovrebbe diventare operativo con un'apposita ordinanza comunale dopo il primo maggio, l'Adiconsum indirizza al numero uno della triade di Piazza del Popolo una perentoria missiva. Nella lettera, il referente provinciale dell'associazione a difesa dei consumatori Aurelio Spiniello, chiede un confronto e si appella a precisi articoli di legge per sentenziare l'illegittimità degli aumenti previsti. In particolare, ma non solo, per l'assenza di aree non custodite e servizi gratuiti. «Avendo ricevuto pressioni da parte di cittadini scrive Spiniello la nostra associazione contesta l' aumento tariffario per le modalità con le quali è stato deciso e comunicato alla cittadinanza». Prima di tutto, rimarca, «per l'assenza di coinvolgimento delle associazioni di categoria».
 
È l'ennesimo grido di protesta contro un piano che ha scontentato tutti. Una serie di rincari, quelli pronti a partire, che «fanno arrabbiare non solo gli avellinesi ma anche coloro i quali vengono dalla provincia». Da Piazza del Popolo, però, non arrivano segnali di ripensamento. Del resto, l'amministrazione ha approvato la scorsa settimana anche il nuovo Disciplinare per la sosta, che aggiorna tutte le casistiche: dall'adeguamento del costo sulle strisce blu, da 70 centesimo a 1,30 euro, al raddoppio della soglia giornaliera nelle are chiuse; dall'eliminazione della pausa pranzo, al prolungamento dell'orario a pagamento, nel periodo estivo, fino alle 10 di sera. Unica consolazione, la possibilità di abbonamenti a prezzo ridotto (20 euro al mese) per dipendenti pubblici e privati che vogliano sostare nelle aree chiuse. Per l'Adiconsum, però, «la mobilità cittadina è fortemente penalizzata e, pertanto, l'aumento del ticket parcheggi è una vera e propria tassa». Nel chiedere a Priolo di fare dietrofront, Spiniello si domanda retoricamente se l'ente abbia «autonomia impositiva per istituire o imporre tasse sui cittadini». E rincara: «Come associazione, sempre a difesa dei diritti dei cittadini elettori, esprimiamo la nostra ferma contrarietà, sia per quanto concerne il me-rito che il metodo». L'accusa è di aver agito solo per far quadrare i conti del disastrato bilancio dell'ente: «La pressione tariffaria sui poveri cittadini dice esplicitamente Spiniello - si è resa necessaria per l'esclusiva necessità di centrare l' equilibrio di bilancio, senza avere nessuna considerazione degli effettivi interessi dei cittadini, in virtù del servizio offerto». E qui siamo al merito. «Quello che manca in città sono ben altre cose, oltre a parcheggi gratuiti ed ai servizi pubblici». I rincari non sarebbero poi in linea con quanto previsto dalla legge. Troppe aree a pagamento, pochissime destinate alla sosta gratuita: «L'Adiconsum chiede chiarezza e invoca l'articolo 7 comma 8 del Codice della Strada. continua Spiniello - Riteniamo che l'esercizio del parcheggio a pagamento sulle strisce blu possa essere istituito unicamente nel caso in cui, nelle vicinanze, vi sia un'adeguata area riservata a parcheggio senza custodia o dispositivi di controllo». Ad Avellino, questi servizi non ci sarebbero. E allora ecco l'ennesimo appello al commissario di Palazzo di Città: «Non vorremmo che questa iniziativa fosse una manovra di pre-dissesto a danno dei cittadini. Restiamo disponibili a confrontarci per arrivare ad una soluzione condivisa». Ancora vibranti polemiche, insomma, da parte dei rappresentanti dei consumatori. Solo pochi giorni fa, anche la Federconsumatori Cgil aveva denunciato la carenza di spazi per la sosta gratuita e i rischi connessi ad un'ulteriore contrazione del commercio in città. l'Adoc, invece, aveva posto l'accento sulla presunta illegittimità delle sanzioni elevate dai vigilini dell'Acs. Redatte con un formulario giallo, quello della Polizia municipale, non sarebbero valide. E aveva annunciato addirittura un esposto in Procura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA