Pianodardine, nuova emergenza:
in arrivo tremila tonnellate di rifiuti

Pianodardine, nuova emergenza: in arrivo tremila tonnellate di rifiuti
di Gianni Colucci
Giovedì 28 Marzo 2019, 12:00
3 Minuti di Lettura
Appena liberato definitivamente dalle ecoballe, lo Stir torna a preoccupare. Sarà utilizzato da settembre come sito di stoccaggio in attesa che si completi la manutenzione del termovalorizzatore di Acerra.

L'annuncio è del presidente della Regione De Luca. Per quaranta giorni il termovalorizzatore di Acerra sarà fermo: si produrranno in Campania 70 mila tonnellate di rifiuti andranno in giro per la Campania, 3 mila di questi sono destinati allo Stir di Pianodardine. Torna l'emergenza, sia pure momentaneamente.

La notizia è di dominio pubblico da mesi e riguarda le due annualità di manutenzione programmata del termovalorizzatore. Iniziate a novembre del 2018 sulla linea 1, sono proseguite fino a gennaio sulla seconda linea e prevedono sulla terza linea interventi dall'inizio di marzo. Le ultime due settimane di manutenzione sono previste a maggio. Pr la revisione del turbigeneratore, però, il fermo richiesto riguarda tutte le linee per 35 giorni a partire da inizio settembre con stop già dall'ultima settimana di agosto della seconda linea.
 
L'emergenza è rimandata a settembre. Da questo momento in poi, invece, si attrezzano le aree che dovranno essere di riferimento per lo stoccaggio dei rifiuti. Ieri il governatore De Luca era a Pianodardine alla consegna dei lavori per la bonifica di Isochimica.

«C'è alle porte una crisi, della raccolta», ha detto. E la Regione intende attrezzare la piattaforma per lo stoccaggio allo Stir di Pianodardine con una spesa di 70 mila euro. Come si legge in un documento della Regione per: «avviare l'allestimento di piazzole per lo stoccaggio provvisorio, onde aumentare le capacità complessive di stoccaggio fino a renderle compatibili con le necessità dei periodi di manutenzione».

Si tratta di un'emergenza annunciata, la manutenzione al termovalorizzatore di Acerra richiede uno stop tecnico dell'impianto. Su questo c'erano state polemiche al consiglio regionale, dato che le opposizioni, Cinque stelle in testa, ritenevano necessario che non fosse stato previsto per tempo un sistema alternativo.

«Lavoriamo per attrezzare una quarta linea al termovalorizzatore che sia di emergenza e che e che consenta di non fermare del tutto l'impianto quando è in manutenzione. Ma costa 120 milioni e ci vogliono diversi anni per realizzarla», dice il governatore. Tuttavia conferma che il piano per il compostaggio con 15 impianti in Campania va avanti, il primo che dovrebbe essere completato è quello di Pomigliano D'Arco.

E sul sito di compostaggio di Chianche, De Luca vuole andare avanti. «Faremo quel che si deve fare», dice a chi gli chiede lumi.

C'è sullo sfondo tutta la questione dello smaltimento delle ecoballe (in Campania sono cinquemilioni e mezzo) in cui anche la provincia di Avellino è coinvolta per quelle «in transito».

Insomma tra le 2000 tonnellate di rifiuti che quotidianamente sono smaltiti ad Acerra e il problema delle ecoballe, si torna nuovamente in piena crisi rifiuti.

Sul tema ambientale De Luca si dice comunque soddisfatto. Parla del progetto esecutivo per ampliare il sistema di depurazione nella valle dell'Irno, e si intesta il definivo avvio del disinquinamento del sito di Pianodadine ex Isochimica.

De Luca sul tema del sito di stoccaggio aveva polemizzato con il governo, chiedendo al ministro Sergio Costa di individuare una soluzione: «Ma fino ad ora non abbiamo avuto riscontri. Vediamo se nei prossimi mesi ci indicheranno altre soluzioni».

Circa le critiche che arrivano dal governo e dal ministro per l'ambiente Costa sul piano i smaltimento delle ecoballe, De Luca aveva ammesso che si registravano ritardi.

Nei mesi scorsi intanto da Pianodardine era partito l'ultimo camion con le ecoballe, a chiusura del piano di smaltimento delle 21mila balle che erano depositate allo Stir. Al loro posto sono stati piantati 190 alberi di olivo (il commissario Priolo e il prefetto Tirone furono simbolicamente e chiamati a impiantare i primi due esemplari). Ora però si attende questa nuova invasione di immondizia, a meno di un

Circa invece la mancata risposta sul tema delle pensioni agli ex operai attacca il governo: «Al ministero del Lavoro c'è da darsi una regolata. Questo governo a malato di annuncite, abbiamo annuncia a centinaia. L'enciclopedia dei tweet di Salvini e Di Maio fanno una sconfinata quantità di palle. L'unica certezza è il taglio di 800 milioni al fondo di coesione per il Sud».
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