Mercogliano, aggressione all'ex convivente:
nell'auto un coltello da macellaio

Mercogliano, aggressione all'ex convivente: nell'auto un coltello da macellaio
di Katiuscia Guarino
Giovedì 12 Novembre 2020, 08:42 - Ultimo agg. 19:25
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Picchia selvaggiamente l'ex convivente al culmine di una lite provocandole diverse ferite. Protagonista della violenza un 27enne di Prata Principato Ultra, finito in manette. Ad arrestarlo sono stati i Carabinieri della Compagnia di Avellino.

Alla base dell'aggressione ci sarebbero motivi di natura passionale. Il giovane, già noto alle Forze dell'ordine, dovrà rispondere di lesioni personali, atti persecutori, oltre a resistenza a pubblico ufficiale. Nell'auto del 27enne è stato rinvenuto anche un coltello da macellaio. I fatti sono avvenuti presso l'abitazione della vittima durante la notte. L'intervento dei Carabinieri è stato provvidenziale. I militari hanno evitato che la situazione degenerasse. Le grida e le botte sono state avvertite all'esterno della casa. La segnalazione della violenza che si stava consumando tra le mura domestiche è giunta alla centrale operativa del 112 che nel giro di pochi minuti ha fatto piombare sul posto una pattuglia. Sono stati attimi terribili e interminabili per la vittima. Quando gli uomini dell'Arma hanno bussato alla porta hanno trovato l'uomo molto agitato. La donna era visibilmente provata. L'aggressione è stata violenta. La donna aveva i segni delle botte ricevute su tutto il corpo. I Carabinieri hanno cercato di riportare il giovane alla calma. Ma l'intervento dei militari non è stato gradito dal ragazzo che ha cercato anche di divincolarsi. Ma è stato subito bloccato. Successivamente i militari hanno proceduto alla perquisizione che è stata estesa anche alla vettura di proprietà del 27enne. Nell'abitacolo è stato trovato il grosso coltello da macellaio. Il giovane non ha saputo dare alcuna spiegazione sul possesso dell'arma bianca che è stata sottoposta a sequestro. Il 27enne è stato condotto in caserma e dopo gli ulteriori accertamenti sono scattate le manette. È stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale di Avellino, in attesa di comparire davanti al Tribunale del capoluogo per essere giudicato con la formula del rito direttissimo.

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Dunque, un altro episodio di violenza e maltrattamenti nei confronti di una donna che si consuma tra le mura domestiche. Il fenomeno è in continua crescita. Il lockdown della scorsa primavera e l'emergenza sanitaria da Covid-19 che si sta ancora vivendo hanno determinato un aumento dei casi di violenze nei confronti delle donne.

La vittima si trova a trascorrere più tempo con il proprio aggressore. Una situazione di soggezione psicologica e in alcuni casi anche economica da cui è difficile liberarsi. E non sempre è facile chiedere aiuto da parte di chi subisce.

Sono ancora poche le vittime che trovano il coraggio di rivolgersi alle forze dell'ordine. Il Comando provinciale dei Carabinieri di Avellino, guidato dal colonnello Luigi Bramati, promuove una serie di attività finalizzate a contrastare il fenomeno. Attraverso il personale specializzato le vittime vengono accolte e accompagnate in tutto il percorso per riuscire ad uscire dal tunnel.
 

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