Primo viaggio del filobus in attesa dei passeggeri

Primo viaggio del filobus in attesa dei passeggeri
di Flavio Coppola
Giovedì 7 Luglio 2022, 08:22
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Eppur si muove. La Metropolitana leggera di Avellino torna a calcare le strade del capoluogo. E testimonia così la sua esistenza in vita. Sei anni dopo il giretto di prova consumato, tra proclami poi disattesi, sotto l'amministrazione Foti, ieri, è partito ufficialmente il pre-esercizio del sistema di trasporto a basso impatto che, dal 31 luglio in poi, dovrà vedere anche gli utenti a bordo. Ora non si torna più indietro. Ci sono voluti 21 anni, dopo l'approvazione del progetto, e ben 14 dalla firma del contratto. Ma si è partiti. Il primo mezzo Euro 5 Van Hool è uscito dall'autorimessa dell'Air di Torrette di Mercogliano alle ore 13 di ieri. Dopo un'intera mattinata di prove dell'ultimo secondo, rinvii e intoppi che per la verità non hanno evidenziato proprio una precisione svizzera e un'organizzazione tedesca da parte dell'Air. Ad un certo punto, era emerso finanche che i tecnici stessero aspettando un non meglio precisato autista. Non ci si poteva pensare prima? Slittamento dopo slittamento, il bus è uscito dall'autorimessa, a trazione necessariamente diesel (a Torrette i pali e i fili non ci sono ancora) e si è portato a via Cavour. Qui, tra lo stupore dei passanti e un po' di ilarità, si è incanalato nel cordolo della discordia ed ha effettuato il primo aggancio alla rete filoviaria elettrica. Un'esibizione durata pochi minuti, sotto un sole cocente.

Ma chi si aspettava un primo giro completo, da est a ovest di Avellino, lungo gli 11 chilometri dell'anello previsto dal progetto, è rimasto deluso. Simulato l'aggancio, il mezzo ha proseguito col sistema diesel per un tour di tipo tecnico lungo il percorso, fino a Borgo Ferrovia.

Non ci sarebbero state grosse criticità. L'Air gestirà bus e servizio. Per ora, sulla base di un'intesa di sei mesi, che scade il 31 dicembre prossimo. Il dirigente tecnico Carmine Alvino sottolinea, dal canto suo, il rispetto del cronoprogramma: «Non sono emersi finora problemi di sorta e stimiamo di farcela certamente, per il primo agosto, a far entrare in funzione il servizio con i passeggeri a bordo». È il primo impegno importante. Non ci sono dubbi, però, sul fatto che manchino ancora diverse certificazioni. «Non abbiamo preoccupazioni continua Alvino e ricordiamo che, pur essendo parte integrante dell'impianto, non ne siamo ancora i titolari, perché resta in capo al Comune. Lo prenderemo in carico - chiarisce solo nel momento in cui il collaudo sarà finito». E poi gli autisti. Air ha fatto svolgere un corso per 15 persone ma ricorda Alvino - «completeranno la formazione entro il mese».

Il pre-esercizio continuerà per tutto il mese, con altri test e una simulazione di servizio. I bus circoleranno tutti insieme senza passeggeri. Evidentemente, in un tempo strettissimo - al 31 luglio mancano poco più di 20 giorni restano da realizzare moltissimi adempimenti. Tanto sull'infrastruttura, quanto soprattutto rispetto alla programmazione della mobilità e del nuovo piano di esercizio del trasporto pubblico locale ad Avellino. Ancora ieri mattina, prima che partisse la prova, gli operai erano al lavoro sui cordoli installati a Valle.

Sempre in tema di corsie preferenziali, solo uno dei degli otto chilometri di tracciato è stato coperto. Poi ci sono da organizzare i parcheggi, che salteranno in molte zone proprio per far spazio ai cordoli, le fermate, i tempi. Qui entra nuovamente in scena l'Air. I mezzi di linea non potranno certo camminare insieme alle filovie della Metro. I percorsi dovranno essere diversificati, la cittadinanza informata. Infine, il Ministero dei Trasporti, con l'Ustif, dovrà concedere l'approvazione definitiva alla messa in esercizio. E nei giorni scorsi era emerso che non tutto era già conseguito. Sulle effettive potenzialità dell'opera nè l'Air né il Comune, si sono mostrati particolarmente fiduciosi. Nessuno crede che funzionerà, ma il servizio deve restare attivo almeno per 5 anni. Se non se ne occuperà la Regione, però, sarà economicamente insostenibile. Non si sa come e quanto funzionerà l'attuale progetto, eppure il Comune ha già ottenuto, sul Pnrr, ben 8 milioni di euro per estendere il percorso della Metropolitana leggera ad Atripalda e Mercogliano.
 

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