Se si comparano i dati sulla qualità della vita del Sole 24 ore e le Missioni del Pnrr (cioè gli obbiettivi che il piano nazionale di ripresa e resilienza si prefigge) come suggeriscono i ricercatori del quotidiano di Confindustria, si scoprono i settori sui quali la provincia è in ritardo. Avellino è in ritardo su tutto: sostenibilità, giustizia, demografia, cultura, ricchezza pro capite. E se alle sei missioni del Pnrr corrispondessero altrettanti finanziamenti per la provincia di Avellino, ci sarebbe eccome da investire in digitale e transizione ecologica, infrastrutture e istruzione, inclusione e salute.
Per ora dobbiamo registrare la perdita di nove posizioni rispetto alla scorso anno nella classifica nazionale, siamo 93° posto assoluto su 107 province. Perse 9 posizioni in un anno.
Prezzi in calo per quanto riguarda i canoni di locazione, e questo mette la provincia al primo posto in Italia nella classifica dei fitti più convenienti: 270 euro per 100 metri quadrati. Ma il costo delle case è bassissimo: 700 euro a metro quadrato in zona semicentrale e di nuova costruzione (ovviamente questo fa porre la domanda retorica: perché si costruisce ancora tanto in città). Per affari e lavoro siamo al 79° posto perdendo 29 posizioni. Il capitolo giustizia e sicurezza ci pone a metà classifica in posizione 59 con -2 posizioni. Il capitolo demografia mette Avellino al posto 85 con una perdita di 17 punti mentre su ambiente e servizi ci posizioniamo quasi a fondo scala, al 96° posto perdendo 33 punti. Ancora peggio per cultura e tempo libero: siamo al posto 97 perdendo 11 posizioni.
Il quadro sintetico spiega che siamo poco attenti ad ambiente e cultura e siamo in lenta risalita sul piano economico.
Prendiamo la parte della ricerca su ambiente e servizi, dove la provincia mostra una crescita del parco auto circolanti, anno su anno, del 47,6%, classificandosi al 64° posto su 107 capoluoghi di provincia italiani. Avellino è anche al 42° posto per concentrazione media in microgrammi per metro cubo di aria di Pm10, con un incremento di un 1,1% anno su anno. Sulle piste ciclabili, malgrado una variazione di uno strabiliante 165% tra il 2020 e il 2021, Avellino si piazza al 94° posto in classifica nel rapporto metri di pista ciclabile per 100 abitanti. Ciò vuol dire che in un anno si è fatto il triplo dell'anno precedente, ma chi è di Avellino sa che si tratta di una pista ciclabile smozzicata dalle parti della Questura e di quella messa in cantiere tra mille mugugni a viale Italia.